CI HA LASCIATI CHARLES NELSON REILLY

Antesignano dei moderni personaggi gay nel mondo dello spettacolo e degli show tv, quando la parola gay ancora non esisteva

E’ morto all’età di 76 anni per una complicazione polmonare l’attore Charles Nelson Reilly, vincitore del Tony Award nel 1962 per “How to Succeed in Business Without Really Trying” in scena a Broadway per diverso tempo e nominato anche per i successivi “Hello, Dolly!” e nel 1997 per la direzione del revival di “The Gin Game”.
Negli USA è diventato molto popolare per diversi spettacoli e giochi televisivi. L’annuncio della sua morte è stato dato al New york Times dal suo compagno, lo scenografo Patrick Hughes, col quale conviveva a beverly Hills da molti anni. Si erano conosciuti sul set dello gioco tv Battlestars.
Anche se non si era mai ufficialmente dichiarato prima dello spettacolo “Save It for the Stage” (’90), Really non aveva mai nascosto o negato la sua omosessualità. Affermava spesso che “they don’t let queers on television” (non lasciano spazio ai gay in televisione), alludendo alle molte difficoltà incontrate nella sua carriera. In molte delle sue apparizioni tv si presentava come una figura “camp” e in diversi episodi di Match Game prendeva in giro se stesso improvvisando un tono di voce profonda ed esclamando quanto fosse “buch” (lesbica maschile). In una intervista del 2002 a Entertainment Tonight dichiarò che in quegli anni (’70) non aveva avvertito la necessità di dichiararsi omosessuale ma nemmeno di nascondere la sua omosessualità di fronte a chichessia.

Reilly nasce nel Bronx a New York nel 1931 da padre irlandese e madre svedese. La sua prima apparizione cinematografica avviene nel 1957, con un piccolo ruolo in “Un volto nella folla” di Elia Kazan. Il suo maggiore impegno di quegli anni è però rivolto verso i piccoli palcoscenici di New York, dai quali approda a Broadway nel 1960 con una piccola parte in “Bye Bye Birdie”. Nel 1962 vince il Tony Award per la sua interpretazione in “How To Succeed In Business Without Really Trying” che sarà seguita da altre nominations. Nel 1965 iniziano contemporaneamente anche le sue apparizioni in tv, spesso come ospite regolare di show o giochi. Dal 1968 al 1970 interpreta lo stressato Claymore Gregg” nella serie tv “The Ghost and Mrs. Muir” e nel 1971 appare nel programma per ragazzi “Sid and Marty Krofft”. Negli anni ’70 partecipa a diverse serie tv ( McMillan and Wife, Here’s Lucy, Laugh In, The Love Boat and Love, American Style) e a molti spettacoli, come “The Dean Martin Show” e “The Tonight Show” con Johnny Carson, dove si caratterizza per l’uso di frasi a doppio senso, spesso con riferimenti all’omosessualità, allargando i confini degli standard televisi fino allora permessi.
Negli anni ’80 Really è principalmente impegnato ad insegnare recitazione e regia negli HB Studio dove ha tra i suoi allievi Lily Tomlin e Bette Midler. Negli stessi anni dirige alcuni episodi della serie tv “Evening Shade”. Nel 1997 viene nominato ai Tony Awards per la regia di “The Gin Game”. Negli anni ’90 è ospite in programmi come “The Drew Carey Show” e “The Larry Sanders Show” mentre interpreta anche alcuni episodi di “The X Files” e “Millenium” come l’eccentrico scrittore Jose Chung. Molto successo ottiene in quegli anni per il suo one-man-show “Save It For the Stage: The Life of Reilly”, col quale gira quasi tutti i teatri USA e che nel 2006 verrà portato sullo schermo col titolo di “The Life of Reilly”. Riportiamo di seguito il flash del film preso dalla nostra scheda.

Se nel 1940 aveste avuto uno zio lobotomizzato, un padre che era un’istituzione, una madre razzista, e voi foste stato l’unico ragazzo gay visibile, avreste pensato di arrivare un giorno a vincere un premio Tony, essere un personaggio tv di primo piano e un’icona generazionale? Questa è la vita di Reilly, un personaggio divertente e toccante nello stesso tempo, una storia dove la realtà ha superato la finzione. E’ stato gay prima che la parola gay fosse di uso comune. Oggi ci racconta com’era vivere in quegli anni, nel Connecticut e a New York quando era ragazzo e poi quando frequentava la scuola di recitazione e dopo ancora nei teatri della Florida insieme a sua madre, il padre artista e un nugolo di studenti come Stiller e Meira, Steve McQueen e l’amico Burt Reynolds. Charles Nelson Reilly, famoso per i suoi show pieni di insinuazioni (“Car 54 Where are You?,” “The Ghost and Mrs. Muir”, “Match Game”, “The Tonight Show” con Johnny Carsen) e ospite speciale della serie “X Files”, ci porta in questo film, a scoprire le sue bizzarrie di star-monumento, tragico, spassoso, e in fondo amante della vita dove sapeva mescolare tenerezza e vivacità con illuminanti battute.

Qui sotto una immagine di Reilly dal film “The Life of Reilly”


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