LA 60MA EDIZIONE DEL FESTIVAL DI CANNES

Parte domani 16 maggio e si conclude il giorno 27 con le premiazioni, il festival del cinema più atteso nel mondo, che quest’anno omaggia diversi autori gay o gayfriendly ma presenta pochissimi film a tematica

Il Festival di Cannes, quello che si vanta d’essere il più importante festival cinematografico del mondo e che quest’anno festeggia la sua 60ma edizione, ha riunito nel suo programma una notevole schiera d’autori gay o gayfriendly, assegnandogli anche incarichi assai prestigiosi. A cominciare da Stephen Frears che dirige la giuria della Palma d’Oro e dal gay dichiarato Gregg Araki che sarà presidente della giuria della sezione Orizzonti.
La cerimonia d’apertura è affidata al nostro beniamino Wong Kar-wai (Happy Together) col film “My Blueberry Nights”, con la debuttante Norah Jones, Jude Law, Natalie Portman, e Rachel Weisz. Il film non ha però nessun contenuto gay.

I cineasti gay dichiarati presenti con le loro opere sono:

Christophe Honoré, con Les Chansons d’amour, una commedia musicale con Louis Garrel, Ludivine Sagnier e Chiara Mastroianni;
Gus Van Sant con Paranoïd Park, un quasi thriller sul mondo degli skaters;
Gael Morel con Après lui (con Catherine Deneuve) presentato nella sezione Un certain regard;
Jacques Nolot con Avant que j’oublie presentato nella Settimana della Critica, l’unico ad avere una preminente tematica gay con la storia di uno scrittore gay malato di aids;
Gregg Araki con Smiley Face (Quinzaine des Realisateurs) che ci racconta con molta ironia il mondo giovanile tra droga e ambizioni;
Tsai Ming-Liang con Salomè interpretato da Maggie Cheung;
João Pedro Rodrigues (O Fantasma) con il documentario ‘To Die Like a Man’ (presentato nella sezione della Cinéfondation ‘L’Atelier’) che ci racconta la storia vera di Tonia, transessuale di Lisbona che il suo amico eterosessuale Rosario cercò invano di salvare dall’eroina.
Tom Kalin con “Savage Grace” (Quinzaine des Realisateurs), storia vera di una madre che seduce il figlio per “liberarlo” dall’omosessualità
Céline Sciamma con “La naissance des pieuvres” un film sull’educazione sentimentale di tre 15enni, una delle quali si scopre lesbica. La regista ha fatto il coming out nelle interviste rilasciate a Cannes.

Altri autori presenti, sicuramente gayfriendly, sono:

Julian Schnabel (Before Night Falls) con Le Scaphandre et le Papillon sulla storia di uno scrittore che diventa paralizzato e reimpara a scrivere usando i movimenti delle sue palpebre;
Harmony Korine con ‘Mister Lonely’ su una particolare esperienza di vita comunitaria;
Ekachai Uekrongtham (Beautiful Boxer) con “Kuaile Gongchang” (La fabbrica del piacere) ambientato in un quartiere a luci rosse di Singapore;
Adam Shankman che presenta al Marché il suo remake di “Hairspray” con John Travolta nella parte che fu di Divine;
Lucia Puenzo con “XXY” una intensa storia sull’identità di genere (nella Settimana della Critica);
Heesook Sohn con ‘Porno! Melo! Drama!’ che si presenta come una ironica commedia lesbo (il regista è coreano ma lavora in Germania);
Tom Maguire con il documentario irlandese ‘Queering The Pitch’ che ci presenta una squadra di rugby composta interamente da gay.
Labaki Nadine con “Caramel” storia di cinque donne che si ritrovano in un salone di bellezza a Beirut. Una di esse è lesbica (nella Settimana della Critica).
Kim Ki-duk con Breath, storia della passione tra un carcerato (del quale è innamorato un compagno di cella) e una donna tradita dal marito.

Tutti i titoli in concorso:

My Blueberry Nights, Wong Kar-wai, China (inaugurazione)
Auf Der Anderen Seite (On the Other Side), Fatih Akin, Germany
Une Vieille Maitresse (An Old Mistress), Catherine Breillat
No Country for Old Men, Joel e Ethan Coen, United States
Zodiac, David Fincher, United States
We Own the Night, James Gray, United States
Les Chansons d’Amour, Christophe Honore, France
Mogari No Mori, Naomi Kawase, Japan
Breath, Kim Ki-duk, South Korea
Promise Me This, Emir Kusturica, Bosnia
Secret Sunshine, Lee Chang-Dong, South Korea
4 Luni, 3 Saptamini Si 2 Zile (4 Months, 3 Weeks and 2 Days), Cristian Mungiu, Romania
Tehilim, Raphael Nadjari, France
Stellet Licht (Silent Light), Carlos Reygadas, Mexico
Persepolis, Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud, Iran e France
Le Scaphandre et le Papillon (The Diving Bell and the Butterfly), Julian Schnabel, United States
Import Export, Ulrich Seidl, Austria
Alexandra, Alexandr Sokurov, Russia
Death Proof, Quentin Tarantino, United States
The Man From London, Bela Tarr, Hungary
Paranoid Park, Gus Van Sant, United States
Izgnanie (The Banishment), Andrei Zvyagintsev, Russia

Titoli fuori concorso:

L’age des Tenebres (The Age of Darkness), by Denys Arcand, Canada (closing-night film)
Sicko, Michael Moore, United States
Ocean’s Thirteen, Steven Soderbergh, United States
A Mighty Heart, Michael Winterbottom, Britain
Go Go Tales, Abel Ferrara, United States
U2 3D, Catherine Owens and Mark Pellington, Ireland and United States
11th Hour, Leila Conners Petersen and Nadia Conners, United States
The War, Lynn Novick and Ken Burns, United States
He Fengming (Chronicle of a Chinese Woman), Wang Bin

Il sito ufficiale del Fesitval di Cannes


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