La VI edizione del Tekfestival - 4/10 maggio 2007

Anche quest’anno una sezione interamente dedicata al cinema queer – Al Cassero di Bologna una serata di cinema orso

Dal sito del Festival

Il Tekfestival

Il festival “Tekfestival. Ai confini del mondo…dentro l’Occidente” si svolge ogni anno a Roma e propone la visione della più recente produzione di cinema indipendente e sociale, ospitando numerose premiere internazionali. Il progetto che sostiene il festival si muove lungo quattro linee guida principali: offrire al pubblico italiano una vetrina della più recenti e migliori produzioni internazionali; promuovere la circolazione e la visibilità del documentario sociale italiano; incoraggiare la partecipazione del pubblico alla programmazione mediante l’incontro con autori e autrici; contribuire alla diffusione del documentario mediante la realizzazione ogni anno dell’edizione dvd di un’opera passata al festival. Il festival si svolge nell’arco di sei giorni consecutivi e ogni anno è visitato da circa quattromila persone. La programmazione è organizzata in finestre tematiche e “percorsi visuali”: accanto ad alcuni appuntamenti ormai consolidati, ogni anno vengono proposti nuovi temi che in qualche modo testimoniano “la politica editoriale” degli organizzatori e delle organizzatrici del Tekfestival.

La VI edizione del Tekfestival – 4/10 maggio 2007

Il programma prevede l’esibizione di circa 80 opere tra documentari e film narrativi. È confermata l’articolazione del festival in sezioni tematiche e percorsi visuali.
Sono stati selezionati 10 film per il concorso documentari italiani e 8 per il concorso internazionale. La prima novità di questa edizione è che la programmazione interesserà diversi luoghi della città. Due le sale cinematografiche principali: il Cinema Farnese, a Piazza Campo de’Fiori e il Cinema Trevi a Vicolo del Puttarello, 25. Ad unire i due cinema sarà disponibile un servizio navetta. A questi, si affiancheranno altri spazi dove avranno luogo alcuni “eventi collaterali”: videoinstallazioni, mostre fotografiche, dibattiti, feste.

Anche quest’anno il Tekfestival propone una sezione, PHAG OFF, completamente dedicata al cinema queer.

PHAG OFF – The Ultimate Queer Vision

Phag Off. Visioni queer oltre confine.
Prosegue nel 2007 l’epopea immaginifica che porta ai vostri sensi tessuti di luce ed energia elettrica.
L’invito è a varcare territori sconosciuti per inoltrarsi in universi a venire dove le identità sono opache e le relazioni, impossibilmente vere. Le orbite di tale viaggio hanno come intento il produrre nuove mappature di cinema della liberazione, cinema indipendente che attraversi con una prospettiva queer le produzioni più innovative e sperimentali della cinematografia g.l.b.t. In questo senso, la scelta di Phag Off vuole produrre caduta e vertigine, desiderio della dispersione, senso dell’ignoto penetrando quelle fratture del linguaggio gay e lesbico che lasciano trasparire la vivacità e la mutevolezza di realtà non sussumibili dai processi di gentrificazione omo/sessuale mondialmente in atto. Cinema della resistenza all’assimilazione; produzione di critica radicale ai rapporti di potere che neutralizzano la comunità g.l.b.t.. Cinema della sperimentazione linguistica; desimbolizzazione del reale. Cinema di frontiera; varco d’entrata/uscita dallo schermo come spazio di relazioni tangibili che si estendono al quotidiano rendendolo straordinariamente attuale. Ancora, cinema postidentitario e ibrido sia nelle storie che racconta sia nei metodi con cui lo fa. La rete di relazioni che si sviluppa attraverso Phag Off vuole farsi specchio infranto, immagine moltiplicata di realtà queer che operano direttamente sui territori, intrecciandola con le frange più d’avanguardia di istituti cinematografici mondiali.
Quest’anno i link più forti sono con l’FFGLP (Festival De Films Gay et Lesbiens de Paris), il MIX di New York oltre al sempre saldo rapporto con Il Torino Gay and Lesbian Film Festival.

Sostengono la sezione e il festival: l’ambasciata di Francia, il Circolo di cultura omosessuale “Mario Mieli”, Epicentro Ursino Romano, il Leather Club Roma. Nel 2007 Phag Off si moltiplica per quattro, espandendosi in un reticolo di sottosezioni.

EVENTI COLLATERALI

Ven/Fr 4th 24:00 – SUBWOOFER speciale TEKFESTIVAL @ MUCCA ASSASSINA – Qube, Via di portonaccio 212 –
infos @ www.epicentroursino.com

Sab/Sat 5th 24:00 – PHAG OFF speciale TEKFESTIVAL – Metaverso, via di monte testaaccio 38/a –
Infos @ www.phagoff.org

1) Mind the Phag

Sezione di panorami queer, sguardi innovativi, sperimentali e d’avanguardia sulla cinematografia g.l.b.t. che penetrano il concetto di genere e di orientamento sessuale sperimentando territori impossibili. Seguito da un crescendo di corti, il titolo portante della sezione è The Adventure of the Iron Pussy. Anche John Waters rimarrebbe estasiato da quest’opera trash concepita delle menti di Apichatpong Weerasethakul e Michael Shaowanasai, musical psichedelico transgender che arriva da Oriente e racconta le gesta di un ex go-go boy, ora eroina transessuale che lotta per i diritti dei lavoratori oppressi nell’industria sessuale tailandese.

2) Indie Porn

Può esistere una pornografia svincolata dal sessismo e dalla misoginia? Può esistere una pornografia slegata dalle multicorporazioni del sesso? Può esistere una pornografia fatta da donne per donne e non solo? Può esistere una pornografia libertaria e qualitativa che si faccia analisi della complessità dei corpi e linguaggio di sperimentazione del divenire? Testimonianza ne è One night stand, il più grosso lavoro europeo di pornografia indipendente lesboqueer contemporanea, metà documentario e metà film pornografico, creato da Emilie Jouvet e prodotto dalla Hysterieprod.

3) Bears on Film

Mascolinità e desimbolizzazioni, percorsi di genere nel cinema gay che prosegue il percorso iniziato con Clark Nikolay, Charles Lum e tanti altri, e che quest’anno guarda verso il Regno Unito, la Francia e le produzioni italiane. La sezione, tra i tanti film, ospiterà un piccola retrospettiva di corti di Jonathan Robinson che esplora il mondo ursino inglese in chiave televisiva ed ironica. + si @ ff, sarà il titolo dominante della sezione. Diretto dal famoso regista francese Paul Vecchiali, il film illustra il mondo degli orsi aprendolo al panorama gay contemporaneo. Chat, famiglie allargate, orsi, rapporti intergenerazionali e tagliente ironia. Sullo sfondo ha luogo una profonda riflessione sul tema della diversità dei corpi, del coming out, dei rapporti virtuali e precipitato sessuale, della famiglia, dei diritti civili, dell’Hiv e di tutte le tematiche gay contemporanee. Guest star: l’orso “Pamplemousse”. Un piccolo momento sarà anche dedicato alla partecipazione italiana con un corto porno di cui interprete è un musclebear titolato Mister Leather Italia ed Europa oltre che ad una riflessione sulle STD (malattie trasmesse per via sessuale) da parte di Charles Lum.

4) Phag – Mix NY

Sezione in collaborazione con il Mix, il festival queer più d’avanguardia al mondo con tanto di moltiplicazioni in terra brasiliana. Selezione dei lavori migliori e più surreali del duemilasei con titoli portanti quali She-Freaks of Texas di Bug Davidson e Holly M. Lewis, Sensing the World by Echo, e Sodom on the Hudson di Stephen Kent, organizzatore del MIX NY che sarà presente alle proiezioni per spiegare la storia del festival e della sua cinematografia.


TITOLI DELLA SEZIONE PHAG OFF – The Ultimate Queer Vision

Vedi le date di programmazione

+ SI @ FF
Paul Vecchiali, Francia/France, 2006, 86′, 35 mm
Chat, famiglie allargate, orsi, rapporti intergenerazionali e tagliente ironia. Questi gli elementi salienti di una vicenda che descrive la traiettoria di due omosessuali: da un lato Julien, un giovane di venticinque anni che cerca di dissimulare la sua preferenza per gli uomini e che perciò organizza i suoi appuntamenti su Internet, con figure imponenti e irsute; dall’altro Daniel, regista quarantenne, dal passato tumultuoso ed oscuro, anche lui amante di corpi grossi, pelosi e barbuti che impiega nei suoi film. Il loro punto di contatto è Germaine, madre di Julien e produttrice di Daniel. Elementi trasversali, incongrui, tragici e grotteschi rafforzano tale legame. Al termine di questo gioco di rimandi, i due troveranno la loro strada aiutati da Germaine: il primo grazie ad un incontro decisivo, il secondo scoprendo finalmente la sua vocazione. Sullo sfondo della storia ha luogo una profonda riflessione sul tema della diversità dei corpi, del coming out, dei rapporti virtuali, della famiglia, dei diritti civili, dell’Aids e di tutte le tematiche gay contemporanee. Guest star: l’orso “Pamplemousse”.
Paul Vecchiali è una figura storica del cinema francese. Laureato al Politecnico, è critico cinematografico per i “Cahiers du cinéma” e per “La Revue du cinéma”. Debutta alla regia nel 1961 con Les petits drames. Continua poi a realizzare corti, lungometraggi, lavori televisivi su temi sociali – la pena di morte con La Machine (’77), l’AIDS con Encore/Once more (‘87) – e temi psicologici, come in Corps à coeur (’79) e Femmes, femmes (’74). Torna al cinema nel 1993 con Wonderboy/De sueur et de sang. Amante degli orsi, che impiega nei suoi film come nel caso di BareBack, Vecchiali è anche, con la sua società “Diagonale”, produttore di registi tra i quali Davila, Guiguet, Frot-Coutaz, Treilhou e Biette.

A BEAR EYE FOR THE TWINK
Jonathan Robinson, U.K., 2006, 4′, Beta SP
Questa breve commedia ha da due influenze: la storica serie americana ‘Queer Eye for the Straight Guy’ e la differenza tra gli stereotipi di due culture, ovvero quella dell’orso e quella del ‘twink’ inteso come il giovane gay.
Jonathan Robinson lavora nell’industria televisiva del Regno Unito come Produttore/regista e cameraman nel campo dei “reality” e nell’entertainment. Nel 2004 girò un corto sul carro ursino del Pride di Manchester e ciò lo rese famoso come regista di “campo”, ponendolo al centro della nuova scuola di bear film visibili nelle videocommunity on-line e stimolandolo alla produzione di una lunga serie di corti a tema. Robinson oggi si divide tra il Tv Broadcast e la produzione di bearfilm attraverso una compagnia indipendente chiamata “FunFur TV”.

BEIGE BETTY
Jonathan Robinson, U.K., 2006, 6′, Beta SP
Beige Betty è la rilettura di “Blue Peter”, lo storico programma per bambini nel Regno Unito. Beige Betty ti rivela tutto ciò che avresti voluto sapere, ma che non hai mai osato chiedere sul mondo degli orsi! Il pubblico si identificherà con le problematiche di un cacciatore, così come nella costituzione di una “playroom” per bambole come ‘Kinky Ken’.
Jonathan Robinson lavora nell’industria televisiva del Regno Unito come produttore/regista e cameraman nel campo dei “reality” e nell’entertainment. Nel 2004 girò un corto sul carro ursino del Pride di Manchester e ciò lo rese famoso come regista di “campo”, ponendolo al centro della nuova scuola di bear film visibili nelle videocommunity on-line e stimolandolo alla produzione di una lunga serie di corti a tema. Robinson oggi si divide tra il Tv Broadcast e la produzione di bearfilm attraverso una compagnia indipendente chiamata “FunFur TV”.

BIG LAKE
Scott Heron, USA, 2005, 5′, Beta SP
Scott Heron interpreta il doppio ruolo di una Ofelia in drag che annega nel lago Ponchartrain e di una strana creatura che sembra rigurgitare insetti e scorpioni. Thomas Little firma le riprese in Super8, la musica è di Corey Dargel.
Scott Heron, coreografo, si è esibito in luoghi storici della performance americana come The Kitchen e PS122 a New York. E’ tra i fondatori della troupe teatrale queer “Circus Amok”. Nel 2003 ha ricevuto il New York Dance and Theater “Bessie” Award per la sua carriera di performer. Vive a New Orleans dove gestisce la Sidearm Gallery and Theater.

DEBRIS
Justin Kelly, USA, 2006, 8′, Beta SP
In questo corto dal sapore surreale, Katy, una hostess, si risveglia ore dopo la caduta da un aereo. Si aggira confusa in un desolato panorama industriale quando è riconosciuta da Rhani e Heather (altre due hostess cadute) che ispezionano l’area in bicicletta. Insieme pedalano verso la spiaggia preferita di Rhani per un picnic. Qui i capi di Katy (il pilota e il capo dell’equipaggio) arrivano e cercano di portarla via.
Justin Kelly ha cominciato a girare cortometraggi alle scuole superiori. E’ attualmente impegnato nella post-produzione del suo film-tesi di laurea dal titolo Front. Vive a San Francisco.

DIRTY GLITTER1: DEMIAN
Aron Kantor, U.S.A., 2005, 13′, Beta SP
Un tossico dedito alla prostituzione si ritrova soggetto di mostra fotografica in una galleria d’arte. Egli decide di partire in una missione attraverso la città alla ricerca del misterioso artista che ha creato tali enigmatiche immagini, inconsapevole di quale impatto esso può avere sulla sua imminente salvezza. Interamente girato su greenscreen e stilisticamente animato, Dirtyglitter 1: Damien esplora gli eccessi pansessuali e il mondo dicotomico che rimuove i confini tra colpa e moda.
Aron Kantor penetra differenti media con il suo lavoro visuale, mantenendo una consistente filosofia e riscuotendo un apprezzamento per un’estetica sporca e piena di eccessi scintillanti, nonché per la bellezza dello squallore pervertito che aleggia nei suoi film. Dopo aver studiato alla NYU, Aron ha vissuto e lavorato a New York, Parigi e Los Angeles. Stabilizzatosi nell’area di Silverlakes oggi lavora come regista, motion graphics designer e artista.

ELVIS THE PELVIS
Tom De Pekin, Francia / Frence, 2006, 5′, Dv
Animazione/videoinstallazione iconoqueer che unisce il gusto per il pop nella rappresentazione di Elvis Presley, alla sua rilettura transessuale F to M (da donna a uomo). Una bomba punk in stile scheletrico e oltre i generi.
Tom de Pekin è un artista, illustratore, graphic designer e regista. Si laurea all’Istituto di Belle arti di Valencia e si specializza presso l’ Ecole d’imprimerie di Grenoble per poi trasferirsi a lavorare e vivere a Parigi. Tom ha inventato il proprio nome unendo due suoi interessi: il suo gusto per la pornografia gay (Tom Of Finland) e quello per i modi di stampare artigianali usati dai cinesi (ricordo di lavori effettuati nella Repubblica Popolare). Tom è uno dei curatori

GENDER CHANGER
Pier Giorgio De Pinto, Italia, 2006, 5′, Dv
L’irriverente video casalingo è “girato” come farebbe un papà che riprende il/la proprio/a bambino/a che gioca alle bambole vestendole, truccandole e facendole ballare. La bambola è senza volto grazie ad una inquietante maschera. Essa cambia genere a seconda di ciò che le si vuole attribuire, in una carrellata volutamente provocatoria, fino alla fase finale delle ‘outtakes’. Le frasi che si susseguono instaurano un dialogo surreale tra un fantomatico interlocutore che chiede “puoi indovinarne il genere?” ed un confuso partecipante che dopo l’ennesima prova ci rinuncia. Alla fine del video , il celebre ritornello del brano dei Blur, Girls and Boys… sul susseguirsi di un continuo passing da un genere all’altro. Se solo bastasse un gender changer!
Pier Giorgio De Pinto è un media artista. Egli lavora sul concetto performativo della rappresentazione del corpo, impiegando il medium tecnologico come forma di espressione privilegiata. Egli lavora su piattaforme sperimentali di arte e nuovi media partecipando a videofestival e mostre di media art.

HOWIE
Charles Lum, U.S.A., 2006, 4′, Beta SP
Howie ha una storia da raccontare. Una saga epica di un melodramma sessuale, una storia di persecuzione, rifugio e perseveranza con un’aggiunta di fortuna divina. Howie fa una confessione interrogandosi su normalità e desiderio, e illuminando le costrizioni fisiche e psicologiche legate alla salute sessuale.
Charles Lum è fotografo e film maker. Egli ha una visione dell’HIV e delle malattie sessualmente trasmesse senza compromessi, che tocca la sua esperienza personale. Laureato al Carleton College Lum prende un MFA in fotografia allo School Of Arts Insitute di Chicago nel 2004, Lum ha lavorato per 20 anni come Location Manager per films. Molti dei suoi corti sono stati proiettati in tutti i festival del mondo.

INDELIBLE
Charles Lum, U.S.A., 2004, 8′, Dv
Indelible è una cavalcata, un crescendo di immagini appropriate che suggeriscono una narrativa abortita su un machismo demascolinizzato, femminilità, paura, lussuria per il sangue, desiderio sessuale, malattia, retribuzione e morte in un getto culturale di seme e sangue della cultura americana che produce e costruisce un climax catartico esplosivo.
Charles Lum e’ fotografo e film maker. Egli ha una visione dell’HIV e delle malattie sessualmente trasmesse senza compromessi, che tocca la sua esperienza personale. Laureato al Carleton College Lum rende un MFA in fotografia allo School Of Arts Insitute di Chicago nel 2004, Lum ha lavorato per 20 anni come Location Manager per films. Molti dei suoi corti sono stati proiettati in tutti i festival del mondo.

LE FABULEUX DESTIN D’AMELIE PUTAIN
Panik Qulture, Francia / France, 2005, 11′, Beta SP
Sadomasochismo e sodomia nella Montmartre della famosa Amelie che questa volta risponde al cognome di Putain. Questo film è infatti frutto di un detournamento situazionista ovvero una rivisitazione pornografica queer e indipendente del famoso film Il favoloso mondo di Amelie, ma con
un destino assai differente in cui ruoli e generi si ribaltano continuamente.
Panik Qulture è un collettivo di intervento queer, nel panorama G.L.B.T. mondiale, dedicato alla liberazione dei corpi attraverso la pornografia indipendente espressa dalla produzione di corti come La culture hétéro vous savez où je me la mets?, How to ass eiaculate, Pop porn Party, Deborah Sundahl: sexperte e, il loro titolo più famoso, Le fabuleux destin d’Amélie Putain.

ONE NIGHT STAND
Emilie Jouvet, Francia/France, 2005, 80′, Beta SP
Porno/documentario indipendente girato da una regista lesbica con interpreti lesbiche e trans non professionisti per un pubblico queer. Il film si compone di otto parti con avventure di una sola notte tra due persone che sperimentano diverse congiunzioni sessuali. Le situazioni presentate sono state scelte dalle e dai protagonisti secondo i loro gusti ed esperienze. Le coppie si sono formate spontaneamente. Il film è girato con una videocamera DV che restituisce scene molto fluide e ha permesso di riprendere con molta discrezione al fine di ottenere il massimo realismo possibile e con una colonna sonora electropunk. Interviste ai protagonisti motivano i perché di un porno autoprodotto, la scelta del partner e del tipo di rapporto.
Emilie Jouvet, dopo aver fatto la scuola d’arte in Francia, ha proseguito con l’Istituto Nazionale di Fotografia. Co-fondatrice del collettivo TTMF (Très très méchantes filles), sta lavorando a Parigi come fotografa freelance, per riviste quali “La Dixième Muse”, “Tetu”, “Del’air”, “Enville”, “Muteen”, “Ninja”. Il suo lavoro personale e politico si basa sul mostrare relazioni sociali e sessuali nella loro intimità, decostruendo i pietrosi clichet delle rappresentazioni femminili standardizzate nel mondo omosessuale. I suoi modelli viaggiano attraverso i generi acquisendo identità confuse e problematiche.

OUCH!
Pier Giorgio De Pinto, Italia, 2006, 1′, Dv
Rappresentazione ironica della Gay Culture attraverso l’immaginario hardcore e al suo consumo. Una sequenza di luoghi comuni in rapporto allo stereotipo e all’utilizzo del linguaggio dress code. Una narrazione veloce ma evocativa dove il gioco e la finzione svelano le dinamiche di un approccio e il suo rituale.
Pier Giorgio De Pinto è un media artista. Egli lavora sul concetto performativo della rappresentazione del corpo, impiegando il medium tecnologico come forma di espressione privilegiata. Egli lavora su piattaforme sperimentali di arte e nuovi media partecipando a videofestival e mostre di media art.

SENSING THE WORLD BY ECHO
Mark Taylor, USA, 2006, 18′, Beta SP
Sensing the World by Echo è simile al mostro di Frankenstein, messo insieme con parti rubate dal cimitero dei B-movie horror e di fantascienza. Coloratissimo collage animato, il film assembla ritagli da libri per ragazzi degli anni Cinquanta e Sessanta, manuali, testi scientifici ed enciclopedie. Racconta una storia non convenzionale su come crescere sentendosi alieni venuti dallo spazio e trovare il proprio posto in un mondo folle.
Mark Taylor realizza cortometraggi sperimentali dal 1985. Lavora come web producer per la KQED, radio-televisione pubblica con base a San Francisco. In passato ha lavorato come Direttore di Festival per l’associazione no profit Film Arts Foundation ed è stato coordinatore della comunicazione per P.O.V, la serie di documentari indipendenti della PBS. Sensing the World by Echo è il suo nono film.

SODOM ON THE HUDSON
Stephen Kent Jusick, USA, 2002, 11′, Beta SP
Il montaggio di immagini dello skyline newyorchese ripreso dall’East River conduce alla sequenza finale che ha cambiato per sempre la topografia della città. Una seconda proiezione si sovrappone alla prima creando un contrappunto sexy e minaccioso alla forma fallica degli edifici che punteggiano il panorama della metropoli. Il film è una lettera d’amore a New York nell’era innocente e satura di sesso della disco.
Stephen Kent Jusick è direttore esecutivo dell’associazione MIX NYC, che cura il New York Lesbian & Gay Experimental Film Festival e l’ACT UP Oral History Project. Ha curato programmi di cinema sperimentale e mostrato i suoi film in festival e locations come Anthology Film Archive, San Franscisco Lesbian and Gay Film Festival, Vancouver Queer Film Festival. Ha realizzato film in Super8 di band come Scissor Sisters, Le Tigre, Lou Reed, Moby e altri. A New York il suo CineSalon ha attratto artisti, attivisti, drag queens, sexworkers e queer ribelli. Cercatelo nel film Shortbus di John Cameron Mitchell.

TEMPI MODERNI
Ratto Martini, Villa Fausta Digitale, Italia, 2004, 4′, Dv
Un uomo grosso e irsuto e tatuato si sveglia, si fa una doccia si prepara un caffé. Nel silenzio assonnato della mattina, qualcosa è ben sveglio in lui e lo guida come un bastone da rabdomante verso il rito quotidiano di accensione del Computer che, come in una cerimonia tribale, pervade di elettricità il suo corpo facendolo entrare nell’eccitazione delle Chat. Il personaggio principale, Marcantonio, è un musclebear con “scene credibility” poiché partecipante alla comunità leather e ursina italiana nonché eletto in passato Mister Leather Italia.
Ratto Martini, collaboratore del regista porno Lucas Kazan, ha finora prodotto brevi filmati dedicati alla contemplazione del corpo maschile. E’ sua convinzione che il potere erotico dell’uomo trovi la sua massima esaltazione nel movimento del corpo e nel narcisismo non del tutto consapevole, aspetti che si possono cogliere al meglio attraverso l’uso del video. I suoi video non sono di pubblico dominio, ma vengono inviati ad una sorta di piccolo ed esclusivo club di artisti e creativi. I film finora prodotti sono: Alfredo, Paolo, Marco, Tempi moderni e l’ultimissimo Finitela di chiedermi cosa diavolo c’entra David Lynch.

THE ADVENTURE OF IRON PUSSY
Apichatpong Weerasethakul, Michael Shaowanasai, Thailandia/Thailand, 2003, 90′, Beta SP
The Adventure of Iron Pussy è parte di una serie di progetti video underground thailandesi incentrati sulla figura di Iron Pussy, un go-go boy trasformatosi in super-eroina transessuale che lotta per il bene dell’Oriente dopo essere stato testimone dei trattamenti inumani subiti dai lavoratori dell’industria del sesso. Per questo egli diventa gradualmente una “lei” acquisendo superpoteri e lottando per il rispetto di ogni essere umano, per i diritti degli emarginati del sesso e per un’industria che li tuteli anziché sfruttarli. Questo episodio vede Iron Pussy all’attacco di una banda di trafficanti di eroina, in un musical psichedelico fatto di amori, droghe, arti marziali, caccia alla tigre e rivelazioni da cardiopalma in un’orientale rivisitazione queer di James Bond e dei film di John Waters.
Apichatpong Weerasethakul nasce in Thailandia nel 1970, studia prima architettura presso l’Università di Khon Kaen e poi cinema all’Art Institute di Chicago. Inizia la sua attività di regista negli anni Novanta. Nei titoli di testa dei suoi film non scrive mai “diretto da” quanto “concepito da”. Nel 2002 conquista il mondo con Blissfully Yours, una specie di docu-fiction dove un trio di immigrati clandestini fa l’amore tra i boschi. Con Tropical Malady, co-prodotto da Marco Müller e co-montato da Jacopo Quadri, vince un premio a Cannes 2004 e dà forma ad un mondo sempre più lussureggiante e sensuale, tra l’avanguardia concettuale e le tradizioni locali. Nella sua filmografia spicca la co-regia di The Adventure of Iron Pussy di cui Michael Shaowanasai, figura topica dell’avanguardia di Bangkok, è l’interprete principale.

THE TERRORIST SHE FREAKS OF TEXAS
Bug Davidson, Holly Lewis, USA, 2005, 24′, Dv
Reazionari impazziti controllano il governo statunitense. Il loro obiettivo è sterminare la MINACCIA GAY. Ben presto, il nuovo governo capisce che neppure l’Esercito americano può reggere lo scontro con lesbiche e trans furiosi pronti ad insorgere dalle profondità dell’underground omosessuale. Pensavano che trasformare l’America in una teocrazia sarebbe stato facile. Ma non aspettavano di dover combattere un mucchio selvaggio di queer sovversive.
Bug Davidson è una texana trapiantata a New York. Regista di due corti, sta realizzando il primo lungometraggio, usando solo un pollo ipnotizzato e quattro minivan. Questo eccitante film d’azione e avventura è nato dopo che, vittima di un’amnesia, si è persa nel deserto del Mohave.
Holly Lewis, scrittrice e filmmaker tiene seminari alla New York University e lavora come montatrice di documentari.


Nelle altre sezioni possiamo vedere:

PANORAMA

ANGER ME
Elio Gelmini, Canada, 2006, 72′, Beta SP
La storia della vita e del talento letterario e cinematografico di Kenneth Anger, una figura fondamentale del cinema sperimentale. Innovatore e pioniere, Anger ha definito se stesso un “mago del cinema” e il suo cinema una forma “ritualistica”. I suoi film hanno trasportato il pubblico in luoghi dove solo i grandi poeti possono spingersi.
Elio Gelmini (Casagiove,Caserta,1959) ha scritto diretto e prodotto numerosi documentari e film sperimentali. Ha studiato Recitazione e Storia e tecnica del Cinema documentario e ha poi lavorato come attore di teatro. Nel 1989 si è trasferito in Canada. Le sue opere coprono un ampio raggio di temi sociali e artistici e hanno partecipato a numerosi festival nazionali e internazionali. Anger Me è il suo primo lungometraggio documentario.

OFFERTE SPECIALI
Gianni Gatti, Italia/Italy, 2005, 7′, 35 mm
In un supermercato, in pieno ferragosto, un’ondata di offerte speciali solletica i consumatori. Ma per uno di loro, una trans timida e dimessa, sta per accadere qualcosa che va al di là di ogni immaginazione…
Offerte speciali ha vinto premi in numerosi festival, tra i quali il 27° Festival del Cinema Mediterraneo (Montpellier), il premio Massimo Troisi (Napoli) e il Festival Gay e Lesbico (Milano).
Gianni Gatti, regista, produttore, sceneggiatore è nato a Pescara nel 1966. Laureato in Letterature Moderne, si diploma anche in Sceneggiatura presso il Centro sperimentale di Cinematografia nel 1994.
Nel 1995 vince il premio “Alberto Moravia” per la sceneggiatura di Patty e Jim. E’ stato coautore di alcune “soap opera” italiane. Nel 2003 ha vinto il Premio Sacher per la migliore storia con Baci da Varsavia.

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CINEMA DELLE DONNE

UNVEILED – FREMDE HAUT
Angelina Maccarone, germania/germany, 2005, 97′, 35 mm
Fariba, perseguitata in Iran in quanto lesbica, cerca in Germania asilo politico ma la sua richiesta viene respinta. Mentre è in attesa di essere rimpatriata Siamak, anche lui iraniano, si suicida e Fariba assume la sua identità ed il suo temporaneo permesso di soggiorno. Viene così mandata in un campo per rifugiati in un piccolo villaggio della Germania. All’inizio la sua sopravvivenza sembra assicurata, ma deve fare molta attenzione a non far scoprire la sua identità. Per riuscire a pagare dei nuovi documenti, Fariba trova un lavoro illegale in una fabbrica di crauti. Qui incontra Anne…
Angelina Maccarone nasce in Germania nel 1965. Dal 1995 ha scritto e diretto diversi film tra cui Fremde Haut (Unveiled, 2005) che ha vinto numerosi riconoscimenti tra cui il premio della Giuria al Festival di Montreal e il premio come Miglior Film e Miglior Regia al Festival di Cipro. Con il suo ultimo film Verfolgt (Hounded, 2006) si è aggiudicata il Pardo d’Oro – Cineasti del Presente al Festival di Locarno del 2006.


Bologna – 6 aprile 2007 – Ore 21:00 – gratis
Bears on Film – Rappresentazioni di genere maschile nel cinema indipendente
@ CASSERO GAY & LESBIAN CENTER Via Don Minzoni 18

Epicentro Ursino ROmano presenta “Bears on Film”, una retrospettiva dedicata al fantastico mondo degli Orsi. Non stiamo parlando di una serie di documentari del National Geographics quanto di un excursus profondo e sfaccettato, all’interno di una cultura omosessuale che si esprime intorno alla definizione e rappresentazione e alla desimbolizzazione di genere maschile attraverso una serie di codici estetici, culturali, sociali e sessuali. La rassegna cinematografica é il frutto di un lavoro condotto da anni all’interno della sezione queer di “Phag Off” . Il suo sviluppo prevedrà una connessione cinematografica tra l’Italia, e il Nord America. La rassegna sarà presentata da Francesco WARBEAR Macarone Palmieri, curatore della sezione di Phag Off.
A seguire, dalle ore 11 si presentera un’occasione speciale per entrare in contatto con gli orsi, data da un gemellaggio con le due feste piu’ forti su territorio del centro nord che si uniranno in un unico abbraaccico per un party all’ultimo..pelo.


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