Vedi sito ufficiale del Festival
COMUNICATO STAMPA
Il festival si è chiuso con una cerimonia di premiazione al cinema Ideal, alla presenza della presidente della regione Piemonte Mercedes Bresso e dell’assessore alla cultura del comune di Torino Fiorenzo Alfieri, con il TRIBUTO a GIUNI RUSSO con le esibizioni di Alice, Lene Lovich e le MAB. Questa edizione ha visto il 15 % in più di presenze, sia come pubblico che come accreditati (stampa e professionali).
Alcune selezioni dal programma vanno a Bologna (28-30 aprile), a Padova (2-4 maggio), al festival “Diversa” di Buenos Aires (nel mese di novembre) e l’associazione Labrys di San Pietroburgo ha in progetto di creare un primo appuntamento di cinema glbt nella città russa. I film proiettati in anteprima “Crustacés et coquillages” di Olivier Ducastel e Jacques Martineau (Francia, 2005, con Valeria Bruni Tedeschi), “Nina’s Heavenly Delights” di Prathiba Parmar (UK 2006) si vedranno prossimamente su Sky Cinema (per iniziativa di Fourlab). I consiglieri e le consigliere provinciali, comunali e circoscrizionali della Sinistra DS di Torino hanno deciso di devolvere al festival un gettone di presenza in segno di amicizia nei confronti della comunità glbt e in risposta a quanti nelle scorse settimane hanno negato alla rassegna il loro sostegno.
I PREMI DEL FESTIVAL
CONCORSO INTERNAZIONALE LUNGOMETRAGGI
La giuria internazionale composta da
Cheryl Dunye, regista (Liberia/Usa/Olanda), Cui Zi’en, regista (Cina), Massimiliano Palmese, scrittore, drammaturgo (Italia), Mario Zonta scrittore, critico, regista (Italia)
assegna all’unanimità il GRAN PREMIO OTTAVIO MAI del valore di 5000 euro (offerti da Fourlab) a:
So lange du hier bist (While You Are Here) di Stefan Westerwelle (Germania, 2006)
“Per il loro primo film i registi devono spesso confrontarsi con le difficoltà derivanti dal budget o da scarse disponibilità artistiche e produttive. Quest’anno la giuria ha trovato il film che, nonostante questo, ha assolto brillantemente la sua missione. Con un solo ambiente, due attori e l’impegno di cambiare l’iconografia gay dalla sua consunzione della bellezza e giovinezza a quella della maturità, siamo lieti di consegnare il primo premio al suddetto film.”
Il Premio Speciale della Giuria va a:
Glue – historia adolescente en medio de la nada (Glue – A Teenage Story in the Middle of Nowhere) di Alexis Dos Santos (Argentina/UK, 2006)
“Nella costruzione delle immagini, Alexis Dos Santos, traduce perfettamente le complessità della sua visione dell’adolescenza con un cast di giovanissimi attori di talento, disponibili anche all’improvvisazione. Raccontando l’Argentina dei tre protagonisti, il film fotocopia con molta intensità un tempo della vita in cui le nostre relazioni sono ancora ricche di possibilità e oggetto di futuri sviluppi.”
CONCORSO INTERNAZIONALE CORTOMETRAGGI
La giuria internazionale composta da
Patrick Carpentier, regista (Belgio), Alessandro Codagnone, artista (Italia/Usa), Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Italia)
assegna il PRIMO PREMIO di 1500 euro (offerti dal festival) a:
Godkänd (Approve) di Lisa Langseth (Svezia, 2006)
“Perché secondo la giuria questo film esprime il concetto queer nel modo più complesso e completo, in quanto queer non riflette soltanto in maniera chiara e credibile un orientamento sessuale quanto un’attitudine che va oltre il gender e l’orientamento individuale.”
Una Menzione speciale va a:
The Saddest Boy in the World di Jamie Travis (Canada 2006, 13’)
“Considerando anche il fatto di cronaca accaduto di recente a Torino, dove un ragazzo sedicenne si è suicidato perché non compreso nel suo ambiente scolastico”.
“La decisione della giuria sente di essere in sintonia con lo spirito espresso dal programma del festival e il suo tentativo di ampliare i quesiti attorno alle identità andando oltre l’interpretazione antiquata basata unicamente sull’orientamento sessuale. Infine, la giuria precisa di aver visto tanti film che traducono le difficoltà dell’essere diverso e la lotta costante contro il luogo comune. Già Pasolini aveva detto: ‹Getta il tuo corpo nella lotta.› Il nostro nemico non è sempre l’altro da noi, come si usa credere, ma spesso è la nostra resistenza al cambiamento.”
CONCORSO INTERNAZIONALE DOCUMENTARI
La giuria internazionale composta da
Stefano Consiglio, documentarista (Italia), Rosina Kuhn, artista (Svizzera), Orly Ravid, distributrice (Usa)
assegna dopo una lunga e animata discussione a maggioranza il PRIMO PREMIO del valore di 2500 euro (offerti da Enzo Forgione e Dido
Viberti*) a:
Jack Smith & the Destruction of Atlantis di Mary Jordan (Usa, 2006)
“Per l’impeccabile ed efficiente ritratto di questo artista visionario, grande riferimento estetico dei nostri tempi, per cui riconosciamo il talento della regista nel selezionare e assemblare il soggetto del film.”
(*Due cittadini torinesi che dopo aver visto negare il contributo destinato al premio per il miglior documentario da parte della Consulta Provinciale degli Studenti, si sono offerti di coprire la somma.)
I PREMI DEL PUBBLICO:
MIGLIOR LUNGOMETRAGGIO
The Bubble di Eytan Fox (Israele 2006)
MIGLIOR CORTO
Groucho di Angel Almazán e Medardo Amor (Spagna, 2006)
MIGLIOR DOCUMENTARIO
Bubot Niyar (Paper Dolls) di Tomer Heyman (Israele/Svizzera, 2006)
dal Comunicato stampa del Festival