“DA SODOMA A HOLLYWOOD” 22° TORINO GLBT FILM FESTIVAL
19 – 26 APRILE 2007 –Ambrosio Cinecafé
serata di apertura e di chiusura – Cinema Ideal Cityplex
Parte domani l’attesa ventiduesima edizione di “Da Sodoma a Hollywood”, il Torino Glbt Film Festival diretto da Giovanni Minerba (con i curatori Cosimo Santoro, Davide Oberto, Ricke Merighi) che fino al 26 aprile illuminerà gli schermi delle tre sale del Cinecafè Ambrosio (Corso Vittorio Emanuele II, 52) con le immagini dei circa 180 film in programma tra concorsi, fuori concorso, omaggi e varie sezioni collaterali.
Spicca tra tutti Crustacés et coquillages la straordinariamente giocosa commedia dei due francesi Olivier Ducastel e Jacques Martineau, in cui un’ariosa Valeria Bruni Tedeschi interpreta una donna quarantenne, Béatrix, sposata felicemente con Marc, e con due figli in età adolescenziale: novanta minuti ambientati in una località non precisata sul Mediterraneo in cui i luoghi comuni acquisiti rispetto al concetto di “famiglia felice” vengono via via indagati e smantellati uno per uno per ricostruirne altri, di rispetto, amore, gioia e una vitalità tutta da scoprire. I “frutti di mare e crostacei” sono un pretesto narrativo per intraprendere questo viaggio semiserio tra amori adulti e adolescenziali, in cui ognuno e ognuna scoprirà le proprie profonde inclinazioni amorose.
Sono presenti i due registi e Simone Morandi per la Fourlab, la casa di distribuzione con cui è organizzata questa anteprima italiana e la quale offre inoltre i cinquemila euro del Gran Premio Ottavio Mai per il migliore tra i 14 lungometraggi in gara.
La giuria internazionale è composta da Joe Dallesandro, l’attore feticcio di Paul Morrissey (noto soprattutto per la sua trilogia Flesh, Trash e Heat) e di Andy Warhol (infatti sarà presente per la proiezione di Lonesome Cowboys in occasione dell’omaggio all’artista pop per eccellenza per i vent’anni dalla sua scomparsa), il regista cinese Zi’en Cui, la regista Cheryl Dunye (nata in Liberia ma che lavora tra Usa e Olanda), Mario Zonta, scenografo, critico e regista e infine lo scrittore pluripremiato Massimiliano Palese.
I maestri della cerimonia di apertura che per motivi organizzativi si svolge al Cinema Ideal (ore 21,30 in Corso Beccaria, 4) sono la soubrette Sara Brizzi e l’attore Sergio Troiano.
Già nel pomeriggio prende il via (alle 16) la sezione Europa Mon Amour dedicata ai western spaghetti in chiave queer che molto prima del successo mondiale di Brokeback Moutain di Ang Lee hanno mostrato amori proibiti maschili nelle vaste praterie tra mandrie, cowboy e locande: Requiescant girato nel 1966 è l’unico western girato da Carlo Lizzani sotto lo pseudonimo di Lee W. Beaver che narra la storia di un bimbo scampato alla strage in un pueblo messicano e che viene allevato da un pastore protestante, e che da grande si conquista il sopranome che dà il titolo al film perché termina così le sue preghiere per coloro che uccide. Nel cast troviamo Pasolini e i suoi attori feticcio Ninetto Davoli e Franco Citti, oltre a Lou Castel.
Curiosità suscita, tra le opere fuori concorso, il nuovo film del cineasta tedesco tra i pionieri del cinema gay in Germania, Rosa von Praunheim, Dein Herz in meinem Hirn (Il tuo cuore nel mio cervello), film horror ispirato a una vicenda di cronaca realmente accaduto: il “cannibale di Rotheburg” che aveva mangiato il corpo del suo amante conosciuto in rete.
Per comprendere il cinema di Kenneth Anger, l’ottantenne regista di alcuni dei capolavori del cinema sperimentale americano e autore dei due volumi Hollywood Babylonia a cui è dedicata la retrospettiva di quest’anno, non vanno perse le opere dell’inventore del cinema “meraviglioso” dai multipli effetti speciali meccanici e i trucchi ottici e non, Georges Méliès, che ai primi del secolo scorso sperimentava di tutto nei suoi studios a Parigi. Anger lo ha menzionato tra i suoi ispiratori accanto a Jean Genet, di cui nei prossimi giorni vedremo il raro Un Chant d’amour , un vero poema visivo in bianco e nero. I titoli dei film di Méliès indicano da soli l’espansione dell’immaginario che questo artigiano della pellicola era riuscito a realizzare: Alla conquista del Polo, Il viaggio sulla Luna e Il viaggio attraverso l’impossibile, tutti datati tra il 1902 e il 1912.
Ecco la scheda del film d’apertura:
Il festival 2007 si apre con l’anteprima italiana della frizzante commedia francese Crustacés et coquillages diretta da Olivier Ducastel e Jacques Martineau (Francia, 2005) con Valeria Bruni Tedeschi, nel ruolo di una seducente Béatrix, moglie di Marc (Gilbert Melki) e amante di Mathieu (Jacques Bonnaffè). “Frutti di mare e crostacei” richiamano un refrain di una canzoncina estiva di Brigitte Bardot degli anni Sessanta e fungono da espediente narrativo per compiere un viaggio semiserio tra l´adolescenza e la nuova giovinezza che arriva a quarant´anni. Marc e Béatrix hanno due figli, Laura e Charly, e durante una vacanza nei luoghi della giovinezza, tra il Mistral e i fuochi estivi del Mediterraneo, tutti scopriranno le loro vere inclinazioni amorose. Béatrix ne farà addirittura overdose, mettendo a repentaglio un matrimonio quasi felice; quasi, visto che suo marito Marc ritrova il suo amore di gioventù, l’idraulico Didier (Jean-Marc Barr, già attore di molti film di Lars von Trier). Il tutto alla luce del sole… con un finale “tutti insieme appassionatamente, cantando e danzando sulla spiaggia”, ispirato, come affermano gli stessi registi, al finale di Zatoichi di Takeshi Kitano. Dimostrazione che le diversità si possono affrontare apertamente, giocosamente, con rispetto.
Saranno presenti i due registi, Olivier Ducastel e Jacques Martineau, e inoltre Simone Morandi di Fourlab. Anteprima fuori concorso in collaborazione con Fourlab e Dujass Film
dal sito www.turinglfilmfestival.com