Di solito ci arrabbiamo quando vediamo in vetrina la nuova edizione di un dvd che già possediamo, sia che si chiami “edizione speciale” o “director’s cut” o che altro, ma questa volta siamo costretti a gridare “finalmente”. Non è che abbiamo cambiato parere, è che questa volta non siamo davanti all’ennesima scusa (pubblicitaria) per vendere di più (di solito una scena tagliata o un commento in più non aggiungono nulla al film). Questa volta siamo davanti a un risarcimento dovuto, a un film che, con la bellezza di 40 minuti in più, si presenta, secondo le parole del regista Oliver Stone, come lui l’aveva pensato e girato, come avrebbe dovuto essere presentato al pubblico se non fosse intervenuta la produzione (e il pubblico americano) ad imporre drastici tagli.
Avrete già capito che stiamo parlando del film epico “Alexander”, che racconta l’intera storia del grande condottiero greco, il primo che riuscì ad unificare il mondo allora conosciuto con le sue diverse culture, diventando un mito e un riferimento politico e culturale valido ancora oggi. Quando il film uscì nel 2004 i gay di tutti il mondo gridarono al miracolo: l’omosessualità di Alexander non era nascosta, non era solo accennata, ma diventava il perno della storia e del carattere del personaggio. L’associazione GLAAD (Gay and Lesbian Alliance Against Defamation) che segue e vigila su tutta la produzione di cinema e spettacolo, disse: “Questo è il primo film di grande budget che apre nuovi orizzonti su una figura storica, non ci sono solo momenti di tenerezza tra Alexander [Colin Farrell] e Bagoas [Francisco Bosch], ma Efestione è chiaramente presentato come il vero amore di tutta la vita di Alexander e la loro storia è uno dei temi centrali del film”.
Il film purtroppo è stato un grosso flop al botteghino, incassando sul mercato USA solo 34 milioni di dollari mentre ne era costati 155. La produzione Warner Bros incolpò di questo insuccesso proprio la forte tematica omosessuale del film, produzione che pure aveva già costretto il regista a ridimensionare nel montaggio questa tematica (in seguito anche a visioni di prova col pubblico) arrivando poi ad ottenere una ulteriore riduzione di 9 minuti per il dvd uscito nel 2005 (167 minuti anzichè 176) che si vantava del titolo “Alexander: The Director’s Cut” (dovuti anche allo sconforto del regista per l’inatteso insuccessso). In questo caso furono forti le proteste della GLAAD e dei gay americani che si erano visti sottrarre scene omoerotiche. Stone aveva detto che la colpa era anche del pubblico americano che non aveva voluto accettare una visione così gay, ma così veritiera, di questo personaggio che lui aveva studiato minuziosamente per anni su diverse fonti e opere storiche (il film non è ricavato da nessun libro o storia particolare, ma è frutto del pluriennale lavoro di ricerca del regista).
Ora, come dicevamo, Stone accontenta il pubblico gay e pubblica una versione dvd del film, dal titolo “Alexander Revisited: The Final Cut”, che è stata montata dal regista proprio come lui l’aveva pensata e progettata e che è quindi la versione originale e definitiva del film.
Questa versione, lunga 213 minuti (il film nelle nostre sale era di 173 minuti), è appena uscita negli USA e da noi verrà pubblicata nel prossimo autunno. In questa edizione emerge la figura di Bagoas, a suo tempo sacrificata dal regista perchè non gradita dal pubblico americano, che diventa il vero amore di una vita di Alexander, un rapporto omosessuale tra due persone di classi diverse, che sostituisce quello, probabilmente solo giovanile (in quanto erotico), di Alexander ed Efistione, che rimarranno invece grandissimi amici (secondo i costumi dell’epoca). Infatti dice il regista “Nel mondo greco quando un anziano passava il suo sperma ad un giovane era come se gli passasse la sua saggezza. Era il suo compito. E questa è la storia con Efestione che, crescendo proverà per Alexander un sentimento di amicizia profondissimo che i greci chiamavano “agape” per distinguerlo dall’eros. Invece Bagoas ha la stessa età di Alexander, la loro storia d’amore è molto più “moderna”. Bagoas è un uomo forte e franco ma capace anche di tenerezza, proprio come potrebbe essere un gay moderno. Quando danza per Alexander o quando lo bacia con la lingua esprime una dolcezza (ricambiata) che aveva irritato gli americani e che avevo dovuto tagliare.”