Il cinema, in quanto specchio della realtà, si è quasi subito confrontato con le problematiche dell’Aids, fin dal suo emergere nei primi anni ’80, aiutandoci a raggiungere, quasi contemporaneamente, due importanti obiettivi. Il primo e fondamentale fu quello di aiutare a portare chiarezza nell’opinione pubblica italiana che veniva quotidianamente bombardate da messaggi mediatici roboanti e assurdi come è arrivata la “peste del secolo”, è il “castigo divino” che punisce gli omosessuali, ecc. L’informazione corretta tardava ad arrivare dalle istituzioni, che anzi cavalcavano queste paure, con Ministri che, in ossequio alla morale cattolica, addossavano tutte le colpe alla eccessiva libertà sessuale e si mettevano la coscienza a posto con la scusa che “la malattia la prendeva chi se l’andava a cercare”. Così per molti di noi fu una vera manna dal cielo quando la televisione iniziò a trasmettere film come “Una gelata precose” e più tardi arrivarono nelle sale film come “Philadelphia”. Milioni di persone iniziarono a riflettere sul fatto che la malattia non era trasmissibile o contagiosa al di fuori degli scambi di liquidi corporali (sperma e sangue in primis), che le persone colpite dalla malattia stavano vivendo una doppia condanna, quella della malattia in sè e quella della condanna sociale, con terribili umiliazioni e discriminazioni.
Il secondo obiettivo, che ha proceduto parallelamente al primo sopra descritto, è stato il contributo alla sdoganizzazione dell’omosessualità, dando un aiuto formidabile al lavoro che da anni la comunità gay italiana cercava di portare avanti ma con scarsi risultati. Prima degli anni ’80 l’omosessualità era praticamente inesistente per la nostra società, al cinema era spesso censurata e sugli altri media appariva nel migliore dei casi come folklore. L’emergenza Aids, inizialmente collegata quasi esclusivamente agli omosessuali, ha quindi portato alla ribalta, insieme alla malattia, anche la realtà e le problematiche dell’omosessualità, della sua clandestinità e ineluttabilità.
Quanto sopra non è invece stato valido per quei paesi dove il movimento gay era avanzato e visibile, come gli USA o il nordeuropa, per i quali la paura dell’Aids rappresentò una brusca frenata e Hollywood, che stava proprio in quegli anni mettendo in programma alcuni film a tematica gay, si precipitò a cancellarli.
Solo in questi ultimi anni, sulla spinta della globalizzazione, il movimento gay internazionale sta riprendendo forza e potere, accompagnato da un crescente sviluppo della cinematografia LGBT. Oggi però l’iniziativa politica e sociale di questo movimento è molto più indirizzata alle rivendicazioni dei diritti e dell’uguaglianza che non alla lotta contro l’Aids, ormai delegata a organizzazioni di settore e, a nostro giudizio, imprudentemente snobbata. Anche al cinema, con poche ed elitarie eccezioni (vedi “Angels in America”), sembra ormai assente la problematica Aids. Eppure la battaglia contro l’Aids non è ancora stata vinta e nemmeno si prevedono risultati rilevanti (leggi vaccino) nel breve-medio periodo.
Elenchiamo di seguito i titoli principali di opere a tematica LGBT con riferimenti alle problematiche Hiv/Aids che sono in qualche modo arrivate nel nostro paese (cinema, tv o festival).
[Vedi lo stesso elenco con aggiunta una breve descrizione dei film]
2005 | Ano sin amor, Un di Anahi Berneri, Argentina, Drammatico |
2005 | My Brother … Nikhil di Onir, India, Drammatico |
2004 | Casa alla fine del mondo, Una /A home at the end of the world di M. Mayer, Usa, Drammatico |
2004 | Hilde’s Journey di Christof Vorster, Svizzera, Drammatico |
2003 | Angels in America di Mike Nichols, USA, Drammatico |
2002 | Due vite spezzate /Behind the Red Door di Matia Karrell, USA, Drammatico |
2002 | Hours, The di Stephen Daldry, USA, Drammatico |
2002 | Tout contre Léo di Christophe Honoré, Francia, Commedia |
2002 | Walking on Water di Tony Ayres, Australia, Drammatico |
2001 | Giorni di Laura Muscardin, Italia, Drammatico |
2001 | No one sleeps di Jochen Hick, USA, Thriller |
2000 | Fate ignoranti, Le di F. Ozpetek, Italia/Francia, Drammatico |
2000 | Sono Positivo di C. Bortone, Italia, Commedia |
1999 | Homme que j’aime, L di Stephane Giusti, Francia, Commedia |
1999 | La strada di Felix/Drole de Felix di Olivier Ducastel e Jacques Martineau, Francia, Commedia |
1998 | Scherzi del cuore/Playing by heart di W. Carroll, Usa, Commedia |
1997 | In the Gloaming di Christopher Reeve, USA, Drammatico |
1996 | Green Plaid Shirt di Richard Natale, USA, Commedia |
1996 | Breaking the Surface: The Greg Louganis Story di Steven Hilliard Stern, USA, Docu-film |
1996 | L’amour est à réinventer – dix histoires amour au temps du sida di vari autori |
1995 | Amici per sempre/The Cure di P. Horton, Usa, Dramamtico |
1995 | Flusso/Flow di Q. Lee, Usa, Grottesco |
1995 | Party per Nick, Un /It’s My Party di R. Kleiser, Commedia |
1995 | Blues del nastrino rosso, Il /Red Ribbon Blues di C. Winkler, Usa, Commedia |
1995 | Energia nervosa/Nervous Energy di J. Stewart, Gran Bretagna, Drammatico |
1995 | Come prima, più di prima, ti amerò di D. Segre, Italia, Documentario |
1995 | Jeffrey di Christopher Ashley, Usa, Commedia |
1995 | Aids, parole di famiglia/Sida, paroles de famille, di Paule Muxel e Bertrand de Solliers, Francia, Documentario |
1995 | Killing Zoe di Roger Avary, Francia/Usa, Thriller |
1994 | Storia senza fine, Una /Une histoire qui n’a pas de fin di P. Muxel e B.De Solliers, Francia, Documentario |
1994 | Parole chiave di G. Marzi, Italia, Drammatico |
1994 | Ultima cena, L’/The Last Supper di C. Roberts, Canada, Drammatico |
1994 | Sotto pressione/Under Heat di P. Reed, Usa, Drammatico |
1994 | Proposito di donne, A /Boys on the side di H.Ross, Usa, Drammatico |
1994 | World and Time Enough di Eric Mueller, USA, Drammatico |
1993 | Viaggio veloce, caduta lenta di G. Bordowitz, Usa, Documentario |
1993 | Morire per /To Die For di P. MacKenzie Litten, Gran Bretagna, Commedia |
1993 | Vivere con/Vivre avec di D. Schweizer, Svizzera, Documentario |
1993 | Aids, parole tra l’uno e l’altro/Sida, paroles de l’un à l’autre di P.Muxuel e B. De Soliers, Francia, Documentario |
1993 | Zero Patience di J. Greyson, Canada, Grottesco |
1993 | Piede su una buccia di banana, l’altro nella tomba, Un /One Foot on a Banana Peel, The Other Foot in a Grave di J. Botas e L. Platt, Usa, Documentario |
1993 | Guerra al virus – Il grande gelo/And the Band Played On di R. Spottiswoode, Usa, Drammatico |
1993 | Blue di D. Jarman, Gran Bretagna, Sperimentale |
1993 | Philadelphia di J. Demme, Usa, Dramamtico |
1992 | Living End, The di G. Araki, Usa, Commedia |
1992 | Together alone di P.J. Castellaneta, USA, Commedia |
1992 | Grazia stupefacente, Una /Amazing Grace di A. Gutman, Israele, Drammatico |
1992 | Notti selvagge/Les nuits fauves di C. Collard, Francia, Drammatico |
1992 | Amici di Peter, Gli /Peter’s Friends di Kenneth Branagh, Gran Bretagna |
1991 | Sopra i nostri corpi morti/Over Our Dead Bodies di S. Marshall, Gran Bretagna, Documentario |
1990 | Partners di Ottavio Mai-Giovanni Minerba, Italia, Drammatico |
1990 | Via Appia di J. Hick, Germania, Drammatico |
1990 | Fuoco sotto il culo/Feuer unter Arsch di R. Von Praunheim, Germania, Documentario |
1990 | Che mi dici di Willy?/Longtime Companion di N. Renè, Usa, Drammatico |
1989 | Positivo/Positiv di R. Von Praunheim, Germania, Documentario |
1989 | Silenzio = Morte/Schweigen = Tod di R. Von Praunheim, Germania, Documentario |
1987 | Morte in famiglia, Una/A Death in the Family di M. Main e P. Wells, Nuova Zelanda, Drammatico |
1987 | Ancora/Encore/Once More di P. Vecchiali, Francia, Drammatico |
1986 | Aids – Il pericolo strisciante/Aids – Die Schleichende Gefar, di P. Grandl, Germania ovest, Drammatico |
1986 | Parting Glances di B. Sherwood, Usa, Commedia |
1986 | Virus non conosce alcuna morale, Un /Ein Virus Kennt Keine Moral di R. Von Praunheim, Germania Federale, Grottesco |
1985 | Amici/Buddies di A.J. Bressan, Usa, Drammatico |
1985 | Gelata precoce, Una /An early frost di J. Erman, Usa, Drammatico |