Dopo Altman ecco un’altro grande amico dei gay che se ne va, Philip Noiret, un attore molto riservato e modesto, nonostante il suo grandissimo valore e le sue incredibili capacità interpretative. Noi lo vogliamo ricordare in tre grandissimi film. Il primo è “Zazie nel Metrò” di Louis Malle, girato nel lontano 1960, dove interpreta il ruolo dello zio Gabriele che accompagna la nipote Zazie in un weekend parigino. Incredibile vedere il paffutello Noiret esibirsi come drag in spettacoli di cabaret. Nel film non si parla apertamente della sua omosessualità e quando la nipote gli chiede se sia omosessuale (cosa che appare comunque ovvia) lui non risponde e cambia subito discorso, più per discrezione che per nascondersi.
Nel 1987 gira il sottovalutato “Gli occhiali d’oro”, dove interpreta l’omosessuale Dr. Fadigati con tale sensibilità, finezza e sottigliezza da farci dimenticare mentre lo guardiamo di essere al cinema. Nei suoi occhi e nelle espressioni del suo viso leggiamo tutto l’amore e tutto il dolore che una persona può essere capace di sentire. La storia, tristissima, è quella di un medico stimatissimo nella città di Ferrara e di larga clientela borghese, il quale, omosessuale, viene preso dalla passione per Eraldo, un giovane e biondo universitario. In seguito a questo scandalo (siamo nell’Italia fascista del ’38) poco a poco il medico sarà come ghettizzato, resterà senza i suoi pazienti e si ridurrà, isolato e impoverito nella sua stessa città, dopo essere stato non solo abbandonato da Eraldo, ma da quest’ultimo anche derubato e pubblicamente preso a pugni. Finirà suicida nel Po.
Giuliano Montaldo che lo diresse nel film dice oggi di lui: «Lo interpretò con delicatezza e misura commoventi. Con il tocco lieve del grande attore. Come il pianista che sfiora la tastiera».
L’altro bellissimo film con cui ci piace ricordarlo è “Niente baci sulla bocca” di André Téchiné, del 1991. Noiret interpreta, ma è anche produttore del film, il ruolo di un anziano omosessuale, un intelletuale famoso, che si innamora di un prostituto, un amore così intenso che va oltre la fisicità, oltre il rapporto carnale che infatti non viene mai consumato.
Grazie Noiret per questi splendidi regali che ci hai fatto, per questi personaggi omosessuali un po’ vecchio stampo, che ci sembrano ormai appartenere a un passato lontano, ma che tanto ci hanno aiutato a costruire il presente.
Leggi articoli nella nostra rassegna stampa
Qui sotto Philip Noiret in una immagine del film “Gli occhiali d’oro”