Qualcosa sta cambiando anche a Cuba. Per la prima volta una Soap Opera ha presentato una storia omosessuale gay. Si tratta di “The Hidden Side of the Moon”, un programma che è stato addirittura il più visto di tutta la storia della televisione cubana. Ricordiamo che a Cuba ancora negli anni ’80 gli omosessuali erano buttati fuori dal paese insieme ai pazzi e ai criminali. Negli anni ’60 e ’70 i gay e le lesbiche cubani erano considerati criminali e obbligati ai lavori forzati nelle Unità Militari di Aiuto alla Produzione. Solo negli ultimi due anni, dice Emilio Bejel, autore di “Gay Cuban Nation” le autorità stanno “cercando di rimediari ai danni del passato… Penso che abbiano capito come sia stato orribile quello che ci hanno fatto”.
La soap di cui sopra racconta la storia di uomo sposato che scopre la propria omosessualità innamorandosi di un amico e che poi, dopo un rapporto sessuale con questo, contrae l’HIV. Non tutto il pubblico gay ha però apprezzato la storia così come è stata presentata e alcuni membri della comunità LGBT hanno considerato i personaggi gay troppo stereotipati. Anche il fatto di presentare un gay che si ammala di Aids è stato interpretato da molti come un messaggio negativo, come voler dire che se dormite con un uomo gay senz’altro prenderete una terribile malattia.
Ricordiamo che lo scorso anno a Cuba, a Pinar del Rio, è stato organizzato anche il primo festival di cinema gay lesbico, prima vera grande iniziativa culturale della comunità LGBT dell’isola. Recentemente il governo cubano ha mandato dei delegati alla grande Conferenza Internazionale dell’Associazione dei Gay e delle Lesbiche Latino Americani. (The Advocate)
Nella immagine sopra l’attore Rafael Lahera che interpreta il personaggio gay e che ha dichiarato di avere subito discriminazioni dopo questa interpretazione. Nella popolazione il dibattito sulla soap e sul tema trattato è stato molto intenso, rivelando una maggioranza ancora molto omofoba.
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