Nel primo anniversario di questo sito regaliamo ai nostri visitatori una galleria di alcuni ritratti degli attori che in cento anni di cinema hanno fatto innamorare il pubblico omosessuale.
Il popolo gay ha sempre amato il cinema più della media degli eterosessuali. E’ stato un po’ come una camera di compensazione: quello che nella vita di tutti i giorni ci era negato al cinema potevamo averlo. Potevamo vivere una bella storia d’amore, provare l’ebbrezza e i tormenti della passione, innamorarci ogni volta di un protagonista differente, ecc.
Nella vita quotidiana di non molto tempo fa, ci era impedito fare in pubblico apprezzamenti sugli uomini. Se chiedevi a un uomo di darti un giudizio sulla bellezza di un’altro uomo, questi ti rispondeva sempre, quasi scandalizzato, che lui non poteva saperlo perchè non era una donna. Probabilmente fu anche per questo che tanti gay si crearono il culto delle icone attrici: Mae West, Bette Davis, Joan Crawford, Marlene Dietrich, Judy Garland, Barbara Streisand, ecc. Nessuno poteva impedircelo e noi si rivedevano i loro film decine di volte imparandone a memoria interi dialoghi.
Queste donne però avevano per noi il ruolo che Beatrice ebbe per Dante, erano un po’ le nostre “donne dello schermo” in tutti i sensi. Chi veramente ci poteva emozionare e sconvolgere erano, allora come oggi, i protagonisti maschili. Altrimenti che omosessuali saremmo?! La riprova di questo è che oggi, con l’emancipazione sociale dell’omosessualità e la conquistata libertà di espressione, il divismo femminile dei gay viene molto ridimensionato mentre aumenta sempre più quello maschile.
Anche se, occorre notare, le due cose hanno caratteristiche assai differenti. Le nostre eroine donne non venivano scelte per la loro bellezza ma per le ragioni più svariate. Spesso erano figure tormentate, tragiche, esotiche. Oppure erano particolarmente emancipate per i loro tempi. A volte interpretavano ruoli esagerati, inattesi, fuori dai canoni. Le disavventure o i maltrattamenti che potevano subire nella loro vita reale, così come gli abusi di alcool e droghe, ce le rendevano ancora più attraenti. Non aveva per noi nessuna importanza la loro età e potevamo restargli fedeli per tutta la vita.
Completamente diverso il nostro atteggiamento verso gli attori uomini. Per avere la nostra considerazione devono essere anzitutto belli, quasi candidi e soprattutto giovani. Quando invecchiano li sostituiamo prontamente. Questo non vuol dire che basiamo i nostri giudizi solo sull’esteriorità. I gay sono tutto tranne che superficiali. Il fascino degli attori, a differenza di quello dei personaggi mitologici o letterari, è che essi sono anche persone reali, con le caratteristiche delle persone che incontriamo ogni giorno. Ed è proprio questo che rende facile innamorarsi di loro. Ci piacciono perchè possiamo identificarci in loro, vorremmo averli come nostri amici, ci piacerebbe assomigliargli. La loro bellezza diventa per noi un valore, un momento di sollievo, un’esaltazione, un desiderio, un sogno possibile. Quando sono troppo perfetti, troppo eroi, non ci interssano più di tanto. Per questo motivo in questo elenco non troverete personaggi come Sean Connery o Bruce Willis, troppo eccezionali. Come icone femminili sarebbero andati benissimo. Avrebbero abitato nel mondo delle nostre fantasie. I nostri eroi maschili devono invece abitare con noi, essere a portata di mano, aiutarci a equilibrare una vita magari un po’ deludente, magari troppo povera di bellezza. E della bellezza, consapevoli o no, ne abbiamo tutti bisogno.
Trovate l’elenco degli attori più amati dai gay sulla pagina AUTORI nella parte intitolata DIVISMO GAY , dove cliccando sul nome potete vederne il ritratto.
Qui sotto Gérard Philipe (destra) accende una sigaretta in “Il diavolo in corpo” (1946)