Premiazione a sorpresa alla prima Festa Internazionale del Cinema di Roma, che, contro tutte le previsioni che davano per vincitore il film “This is England” (che comunque prende il Premio Speciale della Giuria, assegnato per risolvere una probabile spaccatura nella giuria), vede laureato il film russo “Izobrajaya Zhertvy – Playing the Victim” di Kirill Serebrennikov, un rifacimento in chiave moderna dell’Amleto di Shakespeare. Un momento molto commovente della cerimonia, insieme al premio a Gillo Pontecorvo ricevuto dalla moglie, è stata la consegna del Premio L.A.R.A. (Libera Associazione Rappresentanti Artisti, presieduta da Moira Mazzantini) per la miglior interpretazione, scelta tra i film italiani di tutte le sezioni, a Ninetto Davoli per l’interpretazione di “Uno su due” di Eugenio Cappuccio. Il premio è stato consegnato da Ornella Muti, con la seguente motivazione: “Per la capacità di reinventarsi, per la sensibilità e la verità che ha saputo infondere nel personaggio di Giovanni”. Ninetto, molto felice e commosso e molto applaudito dal pubblico, ha dedicato il premio a Pier Paolo Pasolini che lo scoperse nel lontano 1964 con “Il Vangelo secondo Matteo” seguito da “Uccellacci e Uccellini”. Ha dovuto attendere 42 anni, pieni di lavoro e dedizione al cinema, per avere un riconoscimento ufficiale.
Tra i premi collaterali segnaliamo il Premio “3 Italia” per i tre migliori “tregisti” di corti che vede premiato anche l’interessante “Come mi vuoi?” del forlivese Alessandro Quadretti, in cui un’anziano padrone di casa segue l’inquilina lesbica in discoteca e si trucca da donna solo per piacerle.
La Festa del Cinema di Roma è stata un grande successo di pubblico con film mediamente di buon livello. Si è rivelata una Festa molto attenta ad accontentare i gusti del pubblico, sia con i film presentati che ospitando attori di grande richiamo, sacrificando, a nostro giudizio, tematiche difficili o disturbanti come potrebbero essere quelle omosessuali. Abbiamo infatti potuto vedere solo un film, presentato fuori dal concorso ufficiale, che conteneva una storia gay (mescolata ad altre), “Palazzo Yacoubian”, che comunque è passato molto sotto silenzio all’interno della manifestazione. Speriamo che nell’edizione del prossimo anno ci sia veramente posto per tutti.
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Qui sotto un’immagine di Ninetti Davoli nel film “Uno su due”