Sembra davvero un Festival la nuova manifestazione cinematografica romana, nonostante il nome ristretto a Festa e le dichiarazioni degli organizzatori che ripetono continuamente trattarsi solo di una grande kermesse popolare. Ci sono concorso e premi, ci sono titoli di primissima grandezza (provenienti dai Festival internazionali più quotati come Toronto e New York), anteprime nazionali e mondiali, divi e superdivi e una organizzazione che sulla carta non ha niente da invidiare a nessuno, a partire dalla prestigiosa e multifunzionale sede, l’Auditorium Parco della Musica. In totale vengono presentate circa 190 opere tra lungometraggi, documentari e corti divise in diverse sezioni. Abbiamo velocemente sfogliato il programma trovando alcune opere di indubbio interesse anche per i nostri lettori. Anzitutto “The Yacoubian Building” di Marwan Hamed che racconta le trasformazioni della società egiziana attraverso le vicende che coinvolgono gli abitanti di uno storico palazzo del Cairo, tra i quali c’è anche un giornalista gay, presentato in termini positivi, velato ma non troppo, che ha una storia con un poliziotto. Poi abbiamo “Mon Colonel” di Laurent Herbiet che racconta la tragica vicenda di un giovane tenente francese appena arruolato e spedito in Algeria, durante la guerra di liberazione, che subisce il fascino e il plagio del suo ufficiale comandante, il colonnello Duplan. Un’altro titolo che potrebbe stuzzicarci è “Offset” di Didi Danquart che racconta la storia di Felix, Brindusa e Nicu in un triangolo amoroso sullo sfondo di una Bucarest provata da anni di repressione. Interessanti saranno anche l’episodio di Bertolucci “Histoire d’eaux” del film “Ten Minutes Older”; “The Prestige” di Christopher Nolan; “Furs” storia di Diane Arbus con Nicole Kidman che ci racconta la vita di una grande fotografa anticonvenzionale che ha scandalizzato con le sue foto di nani, gemelli siamesi, travestiti, senza tetto, malati mentali, ecc.; Michel Piccoli nel ruolo dell’anziana madre del protagonista di “Jardin en automne” di Otar Iosseliani (il film non ha però niente di gay). Possibili altre sorprese, delle quali vi informeremo.
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Il sito della Festa Internazionale di Roma