LA CURIA LECCESE BOICOTTA LE RIPRESE DI "MANUALE D'AMORE 2"

Infastidita dalla risonanza che le scene del matrimonio gay hanno avuto nella città e sulla stampa

Ah, se la Chiesa riconoscesse l’opera del Creatore, cioè il mondo così come Dio l’ha fatto, omosessuali compresi! In questi giorni le cronache di diversi quotidiani si sono riempite delle polemiche seguite alle riprese in corso nella città di Lecce del film “Manuale d’amore 2” di Giovanni Veronesi (nella foto una scena del film). Il motivo sono state le scene delle nozze gay girate nel municipio leccese (nel film avvengono invece in Spagna, dove sono permesse dalla legge) e, ha sottolineato il regista, forse anche la risonanza che hanno avuto sulla stampa nazionale (vedi ampio resoconto sul Corriere della Sera del 21 settembre). Triste e immediato l’intervento della Curia che, infastidita da tanto parlare di gay e matrimonio, ha chiesto, con un ordine di monsignor Cosmo Francesco Ruppi, che la troupe abbandonasse immediatamente piazza del Duomo, senza alcuna necessità precisa, e provocando in pratica un boicottamento dei lavori cinematografici. Naturalmente sono scese subito in campo anche le forze politiche di centrodestra che amministrano la città precisando, con le parole dell’assessore Martini, che “Siamo certamente tolleranti delle abitudini sessuali della gente ma sicuramente contrari alla ufficializzazione e alla spettacolarizzazione di tali comportamenti”. Come se la politica avesse il dovere di dare indicazioni precise anche sui temi che vengono scelti nel mondo dello spettacolo e del cinema.
Vedi articolo del Corriere della Sera del 21 settembre
Vedi articolo del Corriere del Mezzogiorno del 22 settembre
Vedi articolo del Corriere del Mezzogiorno del 23 settembre
Vedi articolo del Corriere del Mezzogiorno del 24 settembre


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