I MIGLIORI CORTI AUSTRALIANI E UN DOCU-FILM ITALIANO ALLE GIORNATE OMO VENEZIANE

Dopo il film di Amelio (che su…

Dopo il film di Amelio (che su Vanity Fair si è definito “pansessuale” e non “omosessuale”), presentato ieri alla Mostra veneziana, che ha diviso la critica (ma sta recuperando terreno col passare delle ore, e questo significa che è un film che merita una riflessione non superficiale), oggi grande attesa per il misterioso film di David Lynch “Inland Empire” (fuori concorso), regista che oggi riceverà il Leono d’Oro alla carriera. Questa sera, dopo il grande successo dell’inaugurazione, alle Giornate del Cinema Omosessuale dopo la seconda parte del film tv “The Line of Beauty” e prima dell’anteprima mondiale del docu-film di Peter Marcias “Ma la Spagna non era cattolica?“, una rassegna di corti a tematica LGBT in collaborazione col Circuito Off (organizzatore della 7^ rassegna del “Venice International Short Film” in corso a Venezia in questi giorni) e con l’Australian Queer Screen (importante festival LGBT australiano). Nell’immagine a lato il protagonista del corto “BOYS GRAMMAR” di Dean Francis. I cortometraggi non sono presenti nella Mostra veneziana, contrariamente a quanto accade in quasi tutti i festival internazionali, una lacuna alla quale il Circuito Off cerca di rimediare con la sua pregevole rassegna, che oggi si trasferisce anche al cinema Astra dove vengono presentati una decina di corti a tematica omosessuale selezionati dalla migliore produzione australiana degli ultimi anni.


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