Dieci minuti di applausi ininterrotti del pubblico alla fine della proiezione e un consenso unanime dei critici rilevabile oggi su quasi tutta la stampa internazionale per Volver, l’ultimo film di Pedro Almodovar e, secondo molti, il suo capolavoro. Ci spiace un po’ che tutto questo clamore arrivi per il suo film meno gay, anzi per niente gay, visto che, a differenza di quasi tutti gli altri suoi film, non c’è nemmeno un personaggio sessualmente ambiguo. Però lo spirito che pervade tutto il film, la delicata e profonda sensibilità “femminile” che lo domina, la costruzione melodrammatica e sognatrice di tutta la vicenda, sapranno coinvolgere e commuovere anche il pubblico queer, che probabilmente apprezzerà ancora di più questo splendido affresco dei sentimenti. Riportiamo il giudizio di Natalia Aspesi su Repubblica di oggi: “Volver è appassionante, geniale, memorabile: è il manifesto femminista esagerato e irreale scritto da un uomo che adora le donne senza amarle”. Nelle interviste il regista ha detto che, a malincuore, fu costretto, per ragioni logistiche, a rifiutare la regia di Brokeback Mountain (poi andata ad Ang Lee). Aspettiamo che presto Pedro ci ripaghi di questo piccolo tradimento. Vedi recensioni nella rass. stampa di oggi. Il sito del Festival di Cannes
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