Inaugurato ieri il Festival di Cannes con l’anteprima mondiale de “Il Codice Da Vinci” che vede tra gli interpreti anche il nostro Ian McKellen. Tutti gli articoli dei cronisti sui quotidiani di oggi, riportano con grande evidenza le battute sul film pronunciate da Mckellen, che ha cercato di difendere il film dagli attacchi delle gerarchie cattoliche, affermando: «So, sappiamo che la religione cattolica è nemica degli omosessuali. Ma dovrebbero, invece, i vertici della Chiesa, essere contenti perché questo film dimostra definitivamente che Gesù Cristo non era gay dato che si è anche sposato con Maria Maddalena, generando una bella figliola», proseguendo poi, «Vorrei capire perché tutte queste polemiche non sono sorte quando è uscito il libro, che pure è stato un best-seller mondiale. Ho un sospetto: forse si pensa che i lettori di libri siano persone capaci di pensare con la propria testa, mentre le masse che vanno al cinema sono dei pecoroni bisognosi di protezione. C’è del razzismo in un’idea del genere». Grande McKellen! Intanto a Cannes freme l’attesa per Volver, l’ultimo Almodover (che molti danno per probabile vincitore), e per il film scandalo Shortbusdi Cameron Mitchell.
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