Parte oggi con una grande serata di gala il 20° London Lesbian and Gay Film Festival. Il festival è organizzato dal British Film Institute (BFI), un istituto di utilità pubblica fondato nel 1933 con Decreto Reale per promuovere una più larga comprensione, valorizzazione e accessibilità ai film e alla cultura cinematografica. Il BFI possiede l’archivio di film più grande al mondo ed è leader nella restaurazione e conservazione delle pellicole. Produce anche direttamente film e video, pubblica libri e la prestigiosa rivista mensile di cinema Sight & Sound. Questo festival gay, insieme al London Film Festival, sono i suoi fiori all’occhiello, il prodotto di un assiduo lavoro di ricerca e analisi che dura tutto l’anno. L’edizione di quest’anno festeggia il ventennale e si è arricchita di diverse nuove sezioni, come quella dedicata ai giovanissimi, ai transessuali, al cinema western, al cinema di sperimentazione, ecc. Complessivamente presenta più di 200 film presentati nell’arco di due settimane, che nei mesi a seguire gireranno per tutte le città della nazione. Tra i titoli principali presentati figurano Happy Endings di Don Roos, Les Temps qui restedi F. Ozon, Gypo di Jan Dunn, Gay sex in the ’70s di J. Lovett e anche il nostro Cuore Sacro di Ozpetek. Il festival non è competitivo.
Sito ufficiale del festival
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