La stampa gay americana sta dando un particolare risalto al film “V per Vendetta”, nel quale trova molti richiami alla corrente situazione politica negli USA. Il film infatti ci racconta di un mondo dove il governo sfrutta la generale paura del terrorismo e perseguita mussulmani, dissidenti politici, lesbiche e gay. Impossibile non fare parallelismi con la politica odierna di Bush che vuole negare importanti diritti civili agli omosessuali. Il film è tratto da una serie di fumetti degli anni ’80, con alcuni aggiornamenti che tendono a dare una lettura molto queer della storia. Ad esempio è stato cambiato uno dei personaggi principali, quello che nei comics era l’amante etero di Evey (Natalie Portman), qui è diventato il conduttore gay (velato) di un popolare talk show (interpretato dall’attore gay Stephen Fry, foto a lato) che nasconderà Evey quando il governo la sospetterà di collusione con V. Un’altro chiaro riferimento gay del film è il personaggio di Valerie (Natasha Wightman), una lesbica imprigionata, della quale vediamo la storia in alcuni flashback dopo la cattura di Evey. La Wightman ha detto del suo personaggio: “trova in sè qualcosa, la sua identità e integrità che, anche se moribonda, non possono portarle via e che le darà la forza per sopravvivere; la sua esperienza fa comprendere molto bene la discriminazione che subiscono molte lesbiche”.
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