BREVISSIME

>>> Sul Corriere della Sera di oggi un bellissimo articolo dello scrittore…

>>> Sul Corriere della Sera di oggi un bellissimo articolo dello scrittore gay David Leavitt che ci offre una visione personale ed interessante di Brokeback Mountain, che sarebbe un film poco o per niente “gay” e in questo starebbe la forza e l’efficacia del suo messaggio. Leggi articolo del Corriere


>>> “Brokeback Mountain” secondo William Handley, professore alla University of Southern California, è ormai diventato un fenomeno sociale, un film che “ha molto da insegnare sulla repressione sessuale, sulla rinuncia a vivere secondo la propria natura”. Un impatto equivalente, sempre secondo lo studioso, lo ebbe anche il film Thelma e Louise.


>>> In America vengono vendute, anche su internet, T-shirt che riportano frasi sia pro che contro il film di Ang Lee. “Vorrei poterti lasciare” è la frase del film più riportata. In una di quelle contro si elencano i dieci comandamenti con al primo posto “Don’t Brokeback on the Mountain”. Anche la moda si è lasciata influenzare da “Brokeback Mountain”: durante una sfilata, Valentino ha schierato due modelli vestiti da cowboy, mano nella mano.


>>> La società di distribuzione Wolfe ha acquistato i diritti per la distribuzione del film sui problemi internazionali dell’Aids, 3 Needles, del regista gay Thom Fitzgerald (Reuters)


>>> Il regista Michael Cuesta, che ha diretto L.I.E. (un bellissimo film sulla pedofilia) e alcuni episodi di Six Feet Under si appresta a girare un thriller horror dal titolo provvisorio “Shiver”.


>>> Il regista Ang Lee ha detto in un’intervista su USAToday.com di essere rimasto stupito nel leggere che starebbe per girare un film sulla cantante lesbica Dusty Springfield. Ha detto di essere un fan della cantante ma che questa notizia è assolutamente inventata.


>>> Una sentenza del Tribunale regionale dell’Assia ha bloccato con provvedimento di urgenza l’uscita in Germania del film Rohtenburg“, prevista per il 9 marzo. Era stato lo stesso «cannibale di Rotenburg» (Armin Meiwes) in gennaio a rivolgersi alla magistratura, per impedire l’arrivo del film sugli schermi.Leggi articolo del Corriere

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