UN PRIMO BILANCIO (GAY) DELLA BERLINALE 2006

La Berlinale 2006 è arrivata quasi al giro di boa e si…

La Berlinale 2006 è arrivata quasi al giro di boa e si può già fare un piccolo bilancio. Non vogliamo essere partigiani ma i film gay, soprattutto quelli della sezione Panorama (che secondo molti è risultata finora la sezione più interessante), ma anche quelli presentati in concorso, hanno brillato più di altri. Tra quelli in concorso ricordiamo l’accoglienza molto buona sia della critica che del pubblico per il film En Soap, film danese che racconta la storia di un transessuale e di un amore che va oltre la differenza di genere. Entusiastici consensi ha poi raccolto il film di Neil Jordan Breakfast On Pluto, ancora su un transessuale che difende orgogliosamente la propria dignità, ed esaltati consensi, ma solo da cinefili accaniti, ha ricevuto anche il film giapponese Big Bang Love che indaga sulle origini della violenza attraverso la tragica conclusione di una bellissima storia d’amore gay all’interno di un carcere. Molto successo ha avuto anche l’evento speciale della proiezione di Michaeldi Dreyer, accompagnata dalla musica dal vivo di un’orchestra diretta da Pierre Oser. Ma dove ci siamo commossi fino alle lacrime è stato alla consegna dell’Orso d’Oro alla carriera per Ian McKellen. La cerimonia doveva durare 15 minuti e si è invece trasformata in uno show di 45 ricchissimi minuti. Il premio è stato consegnato personalmente dal direttore del festival Dieter Kosslick, ma la presentazione di McKellen è stata fatta da Armistead Maupin che ha ricordato il pregevole lavoro attoriale di McKellen (più di 220 tra film e opere teatrali) ma anche il suo grande impegno nelle battaglie per i diritti civili degli omosessuali. Anche quest’anno la Berlinale non ci delude, è un festival etero molto molto gayfriedly.


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