E’ sconcertante l’omofobia che alcune chiese americane (in questo caso gli Evangelici) stanno dimostrando in questi ultimi tempi. Ora se la prendono con un film, “End of Spear” prodotto addirittura da uno studio evangelico (Every Tribe Entertainement) e che avevano accolto con entusiasmo e commozione alla sua uscita (il film racconta la storia vera di cinque missionari uccisi nel 1975 in Ecuador da una tribù indigena che poi si convertì al cristianesimo e venne perdonata dai familiari delle vittime). Questi “religiosi”, dopo avere scoperto che uno dei protagonisti, Chad Allen, nella foto, è gay nella vita reale (cosa che non si può evincere dal film in questione), tuonano contro il film e la produzione stessa, minacciano boicottaggi e rappresaglie (“bombardare la casa dei produttori del film”). Tutto questo perchè “esiste un serio pericolo che i giovani ispirati dal film imitino la scelta gay di Allen”. Cose che non possono stare ne in cielo ne in terra ma solo nella mente di fanatici omofobi religiosi. Chad Allen è un attore gay dichiarato che partecipa alle manifestazioni del movimento gay, ha fondato una compagnia teatrale che presenta opere gay, ed ha sempre difeso i diritti degli omosessuali. Per questi motivi ora dovrebbe essere privato del diritto di lavorare?
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