Un articolo di Silvia Kramer su “Il Giornale” di oggi analizza il successo di Brokeback Mountain nelle sale cinematografiche USA. Dopo il lancio nelle grandi città, con sale stracolme, tutti si aspettavano che non avrebbe retto all’impatto con la provincia americana, assai più tradizionalista e omofoba, proprio quella duramente condannata dalla storia raccontata nel film (“… un Wyoming che nel 1963, anno in cui è ambientata la singolare love story, dava la caccia agli omosessuali con la stessa brutalità con cui domava i mustang nei rodei domenicali…”). Nel prossimo weekend “il film uscirà in ben 269 sale cinematografiche, distribuito a raffica in tutti gli Stati americani, nella provincia, nelle multisale del West e nelle contee dei ranch e dei cowboy all’antica”. E se a Marzo arrivasse anche qualche Oscar? Il 20 gennaio uscirà nelle sale italiane, speriamo che il buon risultato negli USA funzioni da traino e sia di buon auspicio anche in Italia, dove ha già vinto il Leone d’Oro veneziano. Leggi tutto l’articolo
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