E’ appena uscito in Francia un “Dizionario della pornografia” dove alla voce “P” si trova il nostro Pier Paolo Pasolini descritto, da Vincent Borel, come un “amante della pornografia che ha eccitato il mondo intellettuale” e tutto quello che avrebbe fatto, dai libri ai film, sarebbe stato all’insegna della pornografia, soprattutto i film, che ad ogni uscita venivano denunciati per oscenità e che la gente andava a vedere “come si va a vedere un film porno”. Naturalmente non concordiamo assolutamente con questa interpretazione limitante di Pasolini, dove forse hanno confuso l’estetica dei corpi (spesso ricercata dal nostro autore) con l’uso pornografico degli stessi.
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