Traduttore Toticchi F.
Irene e Nate Stanlet conducono una vita tranquilla e serena nella loro fattoria nell’Illinois insieme ai figli, Bliss e Shep. Un giorno Nate annuncia alla famiglia di aver ricevuto un’offerta di lavoro come sceriffo nell’Oregon e la famiglia lascia la vecchia vita per iniziarne una nuova. Ma nella desolata landa americana la tragedia è alle porte. Il quindicenne Shep viene ucciso durante una rapina. L’assassino, un giovane meccanico, è catturato e condannato a morte. Il dolore per la morte di Shep è insopportabile e il silenzio irrompe nella casa. La famiglia si spezza e la solitudine sembra essere l’unico rifugio possibile. Irene sopravvive aspettando, giorno dopo giorno, l’esecuzione di Daniel Robbin. Ma i giorni diventano mesi e i mesi anni. Quando Irene capisce che quella morte non potrà mai cancellare la sua disperazione, decide di affrontare l’assassino del figlio. Il giovane Shap era omosessuale, cosa che la madre scopre tardi, ma è una scoperta che cambierà radicalmente il corso degli eventi e costringerà tutti a fare i conti col passato. “Di particolare interesse, a me pare, è soprattutto il punto di vista sull’omosessualità e sull’omofobia affidato a personaggi eterosessuali costretti finalmente a riflettere sui loro errori, sui loro pregiudizi e sulle responsabilità di tanto odio” (Francesco Gnerre, Pride n.126)
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