Sedici ragazzi omosessuali, tra i diciassette e i diciannove anni, hanno scelto, con coraggio, di condividere il racconto della loro storia di vita in riferimento a un tema particolarmente rilevante per loro: quello della sessualità. Così facendo, i protagonisti delle storie raccolte hanno offerto materiale per una ricerca pedagogica, situata in un contesto ben determinato, che nasce dalla necessità di interrogarsi circa il ruolo e le opportunità educative che il Sistema Formativo Integrato, in cui gli adolescenti omosessuali sono quotidianamente immersi, offre (e nega) al delicato processo di costruzione della loro identità. Attraverso un dispositivo metodologico di matrice qualitativa, narrativa e costruttivista, a partire dai dati emersi dalle autobiografie, la ricerca ha tratteggiato percorsi, sfumato confini, incrociato luoghi tipici di ogni adolescenza (come la famiglia, la scuola o lo sport) ma ha anche portato alla luce non luoghi specifici di quelle omosessuali (come le associazioni e il variegato mondo di internet), disegnando, ogni volta, traiettorie personali e particolari, che hanno evidenziato cruciali questioni di interesse pedagogico. Il volume infatti si propone l’obiettivo di offrire su un piano più generale alcune riflessioni sul tema del rapporto tra educazione e omosessualità, rivolgendosi e chiamando in causa tutti coloro, dai genitori agli insegnanti che, a vario titolo, si trovano a ricoprire un ruolo educativo nei confronti degli adolescenti e riconoscono il difficile compito di accompagnarli nel loro percorso di soggettivazione dell’identità. Ma si rivolge e chiama in causa anche chi, in maniera più informale, si trova ad attraversare analoghi percorsi di vita, caratterizzati da una sorta di “invisibilità”, culturale, sociale, educativa.
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