Tracce vive è un testo devozionale che raccoglie esperienze di viaggio reali e ideali, seguendo le orme di personaggi esemplari vissuti nei secoli XIX e XX. Dall’icona monarchica Ludwig II di Baviera, esponente dell’assolutismo artistico, al lungimirante scrittore inglese Samuel Butler, teorico dell’esistenza vicaria; dall’eccentrico pittore estone Elisàr von Kupffer, fondatore di un Tempio dell’Arte in Canton Ticino, all’appartato poeta siciliano Lucio Piccolo, bagliore al tramonto di un antico casato nobiliare. Dall’usignolo assassinato Pier Paolo Pasolini, il più originale e completo intellettuale del Novecento italiano, al perfetto sconosciuto milanese Germano Silva, difensore del terzo mondo sessuale in forma di romanzo. A far da ponte o mediatrice Madame des Lettres Marguerite Yourcenar, riservata fino all’oscurità sulla propria intimità e tutrice della classicità omosessuale maschile. Nel complesso un’operazione di restauro di contenuti culturali nella convinzione che ci sia vita dopo la morte.
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