Questo volume realizza uno studio monografico dell’intera filmografia di Pedro Almodóvar facendola consistere intorno ad una dominante poetica che pare giustificare le incursioni del regista nei generi più disparati (commedia, melodramma, noir…). Si tratta di una riflessione incessante condotta sui parametri dell’identità personale e collettiva che, nelle sue mani, si indeboliscono in senso postmoderno, aprendosi al gioco della performatività più istrionica, divenendo materia duttile disposta a sostenere lo staging del desiderio di essere altro e altrove rispetto ai condizionanti di un’origine storicamente e culturalmente definita, demistificati come inattuali e castranti. Tuttavia, la città della trasformazione per immagini, la dissoluta e libertaria Madrid cinematografica di Pedro Almodóvar, viene continuamente percorsa dai fantasmi della provincia, da un flusso continuo di ‘visitanti’ provenienti dalla Spagna tradizionale, che si conforma come un serbatoio del represso atto a riabilitare l’impellenza del confronto con la memoria autobiografica.
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