Uno scrittore francese del Novecento, celebre e ormai anziano, Marcel Jouhandeau, riscopre i piaceri dell’eros tra maschi e frequenta un bordello parigino per soli uomini. Il desiderio carnale e gli atti che ne seguono sono solo una parte di questa esperienza. Jouhandeau scopre il terrore che sempre accompagna il maschio nell’atto del congiungimento fisico, così come scopre la propria venerazione per l’uomo e le sue forme; le sue descrizioni dei bei corpi maschili pronti per la cerimonia amorosa sono rapide e indimenticabili. Ma, sopratutto, percepisce i suoi incontri settimanali con i giovani prostituti, raccontati con spudorato lirismo, come delle esperienze cataclismatiche, mitologiche e sacre. Il suo piacere convoca il cielo e la terra. Il corteggiamento di Jouhandeau rivolto ai quattro giovani amanti, la ferocia e la delicatezza dei ragazzi e la trasformazione di M. J. in un Tiresia padrone della doppia voluttà del maschio e della femmina sono la materia ardente di questo piccolo libro.
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