Attraverso questo libro facciamo un salto nella Firenze degli anni Settanta, nelle sue piazze, i suoi locali, dallo Space Electronic – dove passarono Van Der Graaf Generator, Atomic Rooster, Canned Heat, Quintessence, Area, Nucleus, Rory Gallagher… – a La Buccia, dal Banana Moon all’Apis Niger, al Tabasco. Si ascoltavano dischi in vinile e si leggeva la Beat Generation, mentre irrompevano sulla scena della vita il cinema off, le culture psichedeliche, la cucina macrobiotica, le militanze politiche, le prime riunioni gay, le prime discoteche omosex, il teatro sperimentale, la moda freak, le comunità hippy, il rock clubbing, le fughe estive, le vacanze ad Amsterdam: insomma, la cultura underground. Con il contributo di alcuni irriducibili “ribelli”.
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