Crisi di famiglia e genitorialità (Viator, Milano, prima edizione giugno 2019) analizza in un’ottica culturale, con ampio riferimento alla letteratura e ai testi classici, la deriva dell’istituto matrimoniale storico e l’inadeguatezza della più recente famiglia nucleare, cui si associano destrutturazione della funzione genitoriale e impoverimento della rete sociale. In tale quadro viene letto il fenomeno paradossale della rivendicazione da parte di una corrente del movimento gay del matrimonio quale ascensore sociale e diploma di pari opportunità da consacrare con rito pubblico, adottando copioni consolidati che sembrano non necessitare di ulteriori spiegazioni o verifiche. I temi controversi dei diritti nelle democrazie avanzate (unioni civili, adozione, gestazione per altri), appaiono perciò espressione di processi sostanziali (crisi delle identità sessuali, delle differenze di genere, dei rapporti tra i sessi, della funzione materna e paterna) che solo la consapevolezza e il civismo attivo possono consentire di governare. Proprio i rapidi mutamenti del costume e delle mentalità rendono necessaria una riflessione supplementare sull’affettività e la genitorialità, nonché sulla specificità dell’esperienza amorosa dal punto di vista omosessuale, al fine di promuovere un’effettiva varietà di formule relazionali e parentali coerenti con le differenti tipologie di orientamento, personalità e di valori.
Effettua il login o registrati
Per poter completare l'azione devi essere un utente registrato.
Condividi