Pat ha venticinque anni, è insicura e spavalda, e solca a grandi passi le strade pulsanti di New York, il cuore che batte per Carol. Carol è New York, e New York ha un senso solo perché esiste attorno a Carol – la bella, temeraria e fragile Carol. Nell’America degli anni Quaranta, Pat è una fuorilegge: ambiziosa e ferocemente indipendente, ama le donne e non intende nascondersi dietro un matrimonio di facciata.
Pat è Patricia Highsmith, scappata dal Texas e da una madre dispotica ed egoista per inseguire il sogno di diventare scrittrice: nei salotti letterari si sente goffa e inadeguata, ma ha un’intelligenza e una sensibilità uniche, e un talento eccezionale. La vita e la scrittura – che è gioia pura, fa correre scintille nelle vene – si compenetrano e si nutrono l’una dell’altra, senza che la fame sia mai appagata. È il prezzo del sogno: l’ansia, la fatica, l’insoddisfazione. Pat è divorata dall’inquietudine: insofferente all’ipocrisia dell’american dream, lascia l’America per l’Europa, cambia case, editori, Paesi, amori, scrive romanzi e racconti che avvincono e turbano i lettori di tutto il mondo. Scrivere è il suo modo di vivere tante vite, di essere tante persone diverse. Di cercare di raggiungere l’irraggiungibile.
Con una scrittura straordinaria, carezzevole e aspra, ironica e accorata, capace di vibrare in risonanza con le corde più profonde dell’animo umano, Margherita Giacobino ripercorre le appassionanti vicissitudini esistenziali di Patricia Highsmith, una delle più pungenti e interessanti scrittrici contemporanee, i cui romanzi hanno ispirato registi come Alfred Hitchcock, Wim Wenders e Todd Haynes. Ma soprattutto, Giacobino ci consegna la storia di una donna dalla personalità fortissima, sincera fino a farsi male, che non ha mai ceduto alle pressioni della cosiddetta normalità e non ha mai tradito se stessa.
Condividi