Parigi, 1895, l’ultimo autunno di Verlaine raccontato da un adolescente. Il giovane Henri-Albert Cornuty attraversa a piedi la Francia fino a Parigi per conoscere il suo idolo, il poeta Paul Verlaine. Lo trova malato, indigente in un infimo bordello di rue Descartes. Da quel momento il giovane contadino non abbandonerà più il poeta fino alla sua morte, pochi mesi più tardi, nutrendosi dei suoi versi e proteggendolo a ogni costo dal disprezzo degli accademici e dall’opportunismo di papponi e prostitute. Al suo fianco un’irresistibile combriccola di personaggi bizzarri (la banda dei quattro) che in Verlaine violento, alcolizzato ghiotto di fata verde, donnaiolo e pederasta – riconosce l’immortalità del verso libero, puro e geniale. Un romanzo che si legge come un fumetto o una lunga poesia d’amore
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