È sabato mattina e Genova si sta risvegliando da una notte di tempesta gelida. La pioggia ha smesso di cadere e il vento che soffia da est inizia a diradare le nubi lasciando intravedere i colori dell’aurora. Ma non è il cielo ad attirare l’attenzione di un uomo in tenuta da jogging, quanto piuttosto un cumulo di stracci che giace sulla passeggiata a qualche decina di metri da lui. Mezz’ora dopo, il Porto Antico è invaso da poliziotti e agenti della Scientifica. Il ragazzo è riverso a terra, il volto tumefatto, indosso un cappotto rosa shocking con cui, la sera prima, non era passato inosservato alla festa che si teneva lì vicino a sostegno delle unioni civili. Si tratta di Andrea Pittaluga, studente universitario della Genova bene e nipote di un famoso architetto. Quando arriva sul posto in sella alla sua Guzzi, il vicequestore aggiunto Paolo Nigra ha già detto addio alla sua giornata di riposo e messo su la proverbiale faccia da poker che lo rende imperscrutabile anche ai suoi più stretti collaboratori. Quarant’anni, gay dichiarato, nel constatare il feroce accanimento sulla vittima Nigra fatica a non pensare a un’aggressione omofoba. Negli ultimi tempi non sono mancati episodi preoccupanti, da questo punto di vista. I primi sospettati, però, hanno un alibi e la polizia arranca nel tentativo di trovare altre piste. Nigra è a mani vuote, una condizione che non gli dà pace. Lo sa bene Rocco, il suo compagno, che ne sconta il malumore, sentendosi rinfacciare per l’ennesima volta la scelta di tenere nascosta la loro relazione. Il rischio che, questa volta, la giustizia debba rimanere senza un colpevole è reale. A meno di sospendere il giudizio e accettare il fatto che a dominare il destino degli uomini non sia altro che il caos. Disponibile ebook.
—————–
Intervista agli autori di Donatella Alfonso su La Repubblica del 25/01/2019
Di mestiere scrivono, nella vita condividono la casa e i sogni, e dopo aver scritto molto in proprio hanno trovato un’idea che li ha appassionati entrambi. Il risultato è il detective Paolo Nigra, nuovo investigatore nella prolifica terra del giallo-noir italiano, ma diverso da tutti gli altri: perché è gay dichiarato. E il primo caso di cui — almeno letterariamente — dovrà occuparsi, è la morte misteriosa di un ragazzo della Genova bene, ritrovato morto al Porto Antico dopo aver partecipato ad una festa a sostegno delle unioni civili.
Parte da qui Nuvole barocche.
La prima indagine di Paolo Nigra (edito da Piemme) e firmato da Paolacci&Ronco, cioè Antonio Paolacci — ultimo titolo lo stupefacente Piano americano — e Paola Ronco, autrice tra l’altro di La luce che illumina il mondo, arrivati da tempo a vivere a Genova, come tradisce, oltre che l’ambientazione, l’ispirazione da De André: Ma il cielo è tutto rosso di nuvole barocche/ sul fiume che si sciacqua sotto l’ultimo sole.
Ma da dove viene la scrittura a quattro mani?
«E’ stata una cosa molto spontanea — dice lei — io avevo deciso di non scrivere più, poi di fronte all’idea ho detto ad Antonio “scrivi tu” e invece ci è venuto facile: perché non lo scriviamo insieme?».
L’idea, allora: perché un investigatore gay?
«L’idea nasce dal fatto di voler avere un personaggio classico del giallo all’italiana, un investigatore ma anche un personaggio positivo che risolve i casi ma è anche un rappresentante di una categoria osteggiata dalla società italiana» dice Paolacci.
E Ronco: «l’omofobia sta andando oltre il limite di una nazione civile, un atteggiamento che sta crescendo».
Ancora una volta, ci si affida a un giallo per raccontare il paese che cambia: una scelta semplicistica?
«Tanti lettori cercano una lettura che a prima vista può sembrare semplicemente intrattenimento — è la risposta — in realtà come lettori di gialli abbiamo visto che chi scrive gialli riesce a dire molte più cose della società italiana, e si riesce a parlare in maniera più fruibile e adatta a un pubblico largo».
Che sembra decisamente pronto ad accogliere Paolo Nigra e le sue avventure, sia investigative che private, come il rapporto con il compagno Rocco.
«Possiamo dirlo, nasce una nuova serie. Il secondo è già in cammino e stiamo scrivendo il terzo», annuncia Paolacci. Debutto giovedì 31 gennaio alla Feltrinelli, insieme a Bruno Morchio.
Donatella Alfonso
Bel giallo d’atmosfera. Storia ben strutturata e congegnata nell’intreccio, molto inserita nell’attuale realtà italiana con pungenti riferimenti a personaggi reali. Molto belle le descrizioni della città e ben caratterizzati i personaggi. Da leggere tutto d’un fiato.