Stanca di rispondere alla domanda “sei maschio o femmina?” che la perseguita da quando è una bambina, Alessandra decide di cambiare sesso e muove i suoi primi incertissimi passi nel mondo dei trans e degli ormoni. Ma a farle cambiare idea arriva Irene, una sedicenne “open minded” grazie alla quale capisce che non desidera affatto diventare un uomo. In testa ha un solo modello: Japhy, l’eroe de “I vagabondi del dharma”. E quando i genitori di Irene impediscono alle due ragazze di continuare la loro storia, Alessandra non trova altra soluzione che andarsene. In un lungo viaggio on the road negli Stati Uniti conoscerà donne e uomini che le indicheranno la strada, stili di vita a dir poco alternativi, il deserto, il peyote e alla fine anche sé stessa. Vero e ironico, talvolta sinceramente spassoso, “Non ci lasceremo mai” riflette sulla possibilità di farcela quando tutto sembra andare a rotoli, aprendosi all’imprevisto e accogliendo il punto di vista degli altri. E un libro che infonde fiducia, in sé stessi e nella vita, e che invece di puntare sui mali del mondo sceglie di raccontare la magia degli incontri.
Federica Tuzi, sceneggiatrice e regista, dopo aver partecipato con il racconto Ladyboy all’antologia Principesse azzurre da guardare (Mondadori), esordisce con un suo romanzo, Non ci lasceremo mai, un invito alla tolleranza e all’apertura verso tutto ciò che è altro da noi.
Un libro che infonde fiducia, in sé stessi e nella vita, che ci aiuta a fare pace con il mondo, con la propria famiglia e con tutto ciò che siamo.
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