Se in passato il maschile come polo dominante del mondo era definito generalmente in termini di prevaricazione e violenza, oggi nel discorso sugli uomini coesistono immagini contrastanti: padri teneri, compagni premurosi e responsabili, ma anche narcisi ossessionati dalla cura di sé, esseri smarriti e depotenziati, in ansia per una virilità fattasi incerta. Che ne è allora dell’identità degli uomini? Questo libro spezza il silenzio sul tema e fa il punto sulle trasformazioni dell’esperienza maschile nei suoi diversi aspetti, al di là degli stereotipi, vecchi o nuovi. “…Questa progressiva osmosi tra i sessi e l’omologazione dei comportamenti arriva al confine sottile dove si situa l’androgino, rimandando al tema della bisessualità come caratteristica comune a tutti gli esseri umani. Sappiamo che in certe culture la bisessualità è stata censurata e repressa, in altre come quella greca antica accettata come dato naturale. Secondo George Mosse, fino al 1850 l’androgino era simbolo di fratellanza, poi si trasformò in emblema del vizio e della perversione. Da Lorena Bobbit donna eviratrice allo spogliarello di «Full Monthy», diversi sono gli spunti di riflessione stimolati dal saggio di Spallacci…” (S.Di Salvo, Il Mattino)
Effettua il login o registrati
Per poter completare l'azione devi essere un utente registrato.
Condividi