Non c’è nessun aspetto della vita di Mary Rose Mac-Kinnon che non sia frutto di una scelta ben precisa. Non ha niente di cui lamentarsi o di cui essere grata. Ha fatto outing quando l’omosessualità era ancora classificata come una malattia mentale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha contribuito a cambiare il mondo e tutto s’è aggiustato al punto che, dopo una vita da bohémien e diversi romanzi di successo, adesso può starsene al tavolo della sua cucina con la figlioletta di due anni e un figlio da riprendere a scuola, legalmente sposata a una donna che ama, e può tranquillamente sentirsi in trappola come una casalinga degli anni Cinquanta. Mary Rose sembra definitivamente approdata all’età adulta fino a un normalissimo mattino d’aprile quando si alza con lo stesso dolore al braccio di cui aveva sofferto nell’infanzia. Ora riemerge improvviso nell’ansia per la visita dei genitori con cui non si è mai riconciliata del tutto dal giorno del suo Coming out. La violenza del sintomo dimenticato riattiva una memoria a lungo nascosta. Perché quel male per anni non era stato curato? Cosa le era successo da bambina? Lo spettro di un segreto familiare non chiarito inizia a crescere nella testa di Mary Rose rischiando di mettere a repentaglio tutta la vita che ha costruito…
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