Eduardo Savarese, dopo Non passare per il sangue, torna con un altro romanzo conturbante e autentico: Le inutili vergogne. Benedetto, Nunziatina, zia Gilda, Padre Vittorio sono i personaggi forti della trama incalzante che li accerchia e li fa misurare con l’ossessione del sesso e del peccato, l’esaltazione dell’amore, i corpi di maschi, femmine e trans, la presenza incombente di Dio. Savarese scandaglia e declina le diversità dell’amore raccontando vite che apparentemente hanno fallito perché hanno perduto l’amore. Ma la possibilità di redenzione rimane quando alla durezza della vita si oppone un cuore capace di ardere e sciogliersi. Eduardo Savarese, magistrato e scrittore, vive e lavora a Napoli. Tiene un corso di scrittura creativa per persone diversamente abili presso la ONLUS “A Ruota Libera”. Di recente ha pubblicato un racconto nella raccolta Se Stiamo Insieme, racconti sulle coppie di fatto (Edizioni Caracò 2013). Il suo primo romanzo, Non passare per il sangue, rielaborazione di L’amore assente, segnalato dai giurati del Premio Calvino nell’edizione 2012, è apparso per le Edizioni E/O nella Collezione Sabot/age nel 2012.
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