“Voglio che tu raccolga una storia,” Nona assume il tono grave di un ordine, “vorrei raccontartela come uno dei miei romanzi, perché di scriverla davvero non sono più capace”. Eccentrica, sarcastica, la protagonista della “Scomparsa dell’alfabeto” è una donna anziana che vive negli interstizi dell’età, in una giovinezza dello spirito che ha accompagnato la sua intera vita, ma anche un essere umano che sta per perdere la memoria. Chi ascolta la storia per esserne unico testimone è un vecchio amico psicanalista, abbandonato dalla moglie, che vive la sua professione nella solitudine. Le parole che si diranno riguardano l’amore perfetto di Nona per la dottoressa Merkel. Una passione travolgente tra due donne ma anche una relazione pericolosa tra una paziente e la sua psicanalista, piena di rabbia e di pietà. Nella “Scomparsa dell’alfabeto” Valerla Viganò racconta di quel che sopravvive quando si scopre che l’orizzonte dei sentimenti non è più infinito e l’esistenza è il segno di quel che passa e di quel che rimane.
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