Nelle poesie di Vittorio Lingiardi c’è sempre un “tu”. Un interlocutore reale – donna, uomo, bambino, madre – che, presente o assente, perduto e desiderato, è l’oggetto di una ricerca lucida e accanita; il destinatario di un dialogo che cura la caducità; la meta di un incontro che illumina “l’inverno dei destini”. Poesie di versi scarni e d’amore, similitudini concrete, parole che ricuciono gli strappi del cuore e i tagli dell’esperienza, toccando l’inconscio della lettura.
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