Milo:un uomo, un prete, un gay. Bimbo figlio del dolore e del disagio che, con occhi inermi e acerba innocenza, assiste all’uxoricidio compiuto dalla madre, incapace di comprendere quel che dinanzi a sè si sta consumando. Vittima di pregiudizio e di un destino(adozione, abuso, carcerazione, e, persino, sclerosi multipla) che sfida con la forza della sua coerenza. E’ un’anima buia, desolata,che fatica a trovare luce e, tuttavia, s’illumina splendendo di bagliore.
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