In un paesino della Toscana un evento organizzatio dall’unica “strana” del luogo, scuote le tranquille e convenzionali vite dei concittadini, che si trincerano dietro il loro rigore. A questo si intreccia la vicenda di Maria Bellofiore, bellissima ragazza, di estrazione cattolica, che vive la propria affettività con il terrore di finire come una palla presa a calci per sport. In casa non la capirebbero. Non i genitori, tanto meno il rigidissimo fratello gemello Mario, il quale ha ricevuto, per un banale errore, il suo tanto agognato regalo per la maggiore età che non è affatto come avrebbe dovuto essere. La ragazza sogna su poster di provocanti ragazze nude e sui corpi in intimo delle compagne di classe quando giocano a pallavolo. Il gemello si preoccupa della sua reputazione minata dalla possibilità che l’omosessualità di sua sorella possa, per lo stretto legame, trasferirsi a lui. Posizione aggravata da quello stupido errore. Che fare? Per Maria incontrare l’amore e scappare dal paese. Per Mario cambiare l’auto senza che si sappia nulla approfittando della ricerca della sorella. Per la famiglia Bellofiore inizia così un’Odissea che li conduce in viaggio alla ricerca della figlia, scoprendo nel corso del tempo il segreto. L’autore dà loro voce, scegliendo la bocca di una ragazza coraggiosa e di una famiglia un po’ burbera ma solida e capace di vero amore. Una storia necessaria che apre, in un periodo di oscurantismo, alla speranza.
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