La storia è ambientata in una New York post 11 settembre e ha come protagonisti una coppia (lui/lei) e il loro misterioso vicino. Misterioso perché non si sa nulla di nulla, misterioso perché è di origine siriana, misterioso perché ha ricevuto un enorme pacco che non ha potuto ritirare e che il corriere a consegnato alla coppia dei vicini. Inizia così una sorta di rapporto a tre: da un lato Natalie, la protagonista femminile, molto sospettosa e decisa a denunciare il vicino per terrorismo; dall’altro Yuhanna Lebaton, il vicino misterioso; in mezzo Eric Mitnock, marito di Natalie, che, pur nutrendo qualche dubbio sul proprio vicino è più propenso a conoscerlo. Con la scusa del pacco, quindi, Yuhanna ed Eric si conoscono e iniziano a frequentarsi per delle lezioni di canto: Yuhanna, infatti, è maestro di canto ed Eric vorrebbe (forse) imparare. La metafora del canto diventa così pretesto per conoscersi davvero, nel profondo, per affrontare le proprie paure e per raccontare/raccontarsi. Yuhanna è omosessuale e crede che Eric si rifugi da lui per sfuggire alla monotonia del rapporto con la moglie e perché, in fondo, sa di essere gay ma non l’ammetterà mai; Eirc è come attratto da Yuhanna – dal suo canto, ovviamente! – e non riesce a barcamenarsi tra la moglie che continua a instillargli il dubbio che il vicino sia un terrorista e Yuhanna che lo accoglie sempre, senza domande, senza mille problemi e cerca solo di metterlo a proprio agio. Il finale non sarà un happy end. (Queerblog.it)
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