Il mio nome è Lucy
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  • Editori Donzelli

Il mio nome è Lucy

Il secolo breve con occhi diversi: quelli di Luciano, classe 1924, dapprima bambino inquieto della provincia piemontese, poi adolescente «diverso» nella Bologna fascista, e subito dopo disertore con l’8 settembre, deportato a Dachau e liberato dagli alleati, e nel dopoguerra trasmigrato a Torino sulle ali del boomeconomico, dove cambia sesso in pieni anni ottanta per poi tornare, da donna matura, nella casa e nel quartiere che lo hanno conosciuto ragazzino. Una storia lunga ottant’anni che si intreccia a quella del nostro paese e delle sue svolte sociali, culturali e politiche, e getta luce sui suoi lati più in ombra, sugli espedienti, i luoghi, i linguaggi, le trasformazioni di una diversità sessuale, sempre in bilico tra il segreto e l’esibizione, tra l’insicurezza e la piena rivendicazione di un’alterità consapevole.
La Lucy di oggi, ormai ottantenne, racconta, in queste pagine, il Luciano di un tempo e l’età di mezzo con la serenità di chi, con grande tenacia, ha saputo ricavarsi un angolo di mondo in cui coltivare gioie e dolori di una vita vissuta controcorrente. L’ipocrisia della piccola provincia, il regime, la guerra, la deportazione, il dopoguerra, le fatiche per campare, i cabaret en travesti, la vita notturna, la prostituzione, le feste, gli amori, gli arresti, e poi l’incontro coi nascenti movimenti di liberazione sessuale. Si dipana in queste pagine l’esperienza di una differenza vissuta «senza rete », nel bozzolo di una individualità ancora ben lontana da qualsiasi forma di rivendicazione collettiva di un diritto. E nel racconto di questa esperienza così unica – che Lucy affida alle accorte mani di Gabriella Romano, studiosa da anni impegnata nella ricerca sull’omosessualità e il fascismo –, a catturare il lettore è proprio la linearità, l’asciuttezza e la ricchezza di dettagli di una testimonianza che senza nulla concedere alla morbosità, al compiacimento o all’autocommiserazione, si presenta come un rarissimo spaccato del nostro recente passato. (4^ di copertina)

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