“…Con la prefazione di Franco Battiato, il saggio tira le fila di un lavoro di ricerca durato cinque anni, durante i quali Bolognari ha ricostruito la controversa vicenda di von Gloeden, arrivato a Taormina appena ventenne e qui sepolto dopo la morte.
“Von Gloeden arrivò a Taormina come pittore, ma qui scoprì l’arte della fotografia, che diventò la sua attività principale. Cominciò dedicandosi alla fotografia di genere, allo scopo di far conoscere la vita della Sicilia nella sua terra d’origine. Ma a un certo punto prese a fotografare i ragazzi del luogo, spogliandoli dei loro abiti da campagna e vestendoli di costumi che ricordavano l’antica Grecia. Cancellando la loro identità sociale contemporanea, von Gloeden diede ai ragazzi immortalati nelle sue foto un ruolo extratemporale, extra-storico”. Mario Bolognari spiega così il peso dell’operazione culturale di von Gloeden, che puntualmente inviava in Germania e nel Nord Europa immagini di una Sicilia onirica, mitologica, fuori dal tempo e dallo spazio. Era quella Sicilia che all’estero tutti immaginavano e tutti volevano vedere…” (Sicilians.it)
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