Le esperienze sessuali di Byron sono da sempre un aspetto di grande interesse, se non di vera e propria fascinazione, per quanti si accostano alla figura e all’opera del poeta. La sessualità è infatti uno dei tratti che più profondamente caratterizzano il mito byroniano, accentuando in particolare quell’alone di maledettismo che porta con sé dall’Ottocento. Essa inoltre fu tra i fattori determinanti del fallimento del matrimonio del poeta con Annabella Milbanke, nonché dello scandalo che ne derivò e dell’alone sulfureo e peccaminoso che per tutto l’Ottocento e molto del Novecento avvolse il nome di Byron. La forza particolare del secondo volume di Vincenzo Patanè su Byron, unico nel suo genere nel panorama editoriale italiano e con pochi concorrenti in altre lingue, sta nel fatto che guarda in primo luogo alle forme del desiderio e della sessualità omosociali e omosessuali, tanto più interessanti in quanto celate tra le pieghe di documenti biografici e testi letterari in cui si manifestano sempre in modi necessariamente obliqui.
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