Nell’aprile del 1908, a Roma, al primo Congresso delle Donne Italiane, Sibilla Aleramo, scrittrice giunta al successo grazie al romanzo femminista Una donna, incontra Cordula (Lina) Poletti, un’originale studentessa di Ravenna. Ne nasce una travolgente passione d’amore, forse la più intensa della vita di Sibilla, che termina quando Lina conosce Eleonora Duse con cui inizia una relazione tormentata e per cui scrive drammi teatrali che avrebbero dovuto riportare l’attrice sulle scene dopo un periodo di crisi creativa. In un raro e inedito carteggio vengono raccontati le vite e i sentimenti di queste eroiche pioniere della libertà sessuale che hanno affrontato con spregiudicatezza temi dirompenti per l’epoca: le convenzioni di genere nei rapporti erotici e l’identità femminile nella società moderna. Grandi ingegni del primo Novecento, come Rilke, Hofmannsthal, D’Annunzio e Isadora Duncan, sono stati testimoni diretti della loro lotta per un amore autentico e incontenibile. In un contesto storico e culturale come quello dell’Italia prima giolittiana e poi fascista, viene sollevata per la prima volta la questione della discriminazione sessuale e omosessuale che, dopo un secolo, non si può dire ancora superata.
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