Nella Firenze degli anni Ottanta irrompe un fenomeno d’avanguardia: “Che fine ha fatto Baby Jane?’, una queer factory, s’impossessa della città e dei luoghi di ritrovo più diversi e li trasforma in un atelier, una passerella rutilante, un laboratorio permanente dove moda, arte, musica e divertimento s’intrecciano in un magico caleidoscopio che incanta l’Italia e l’Europa. E si fa storia. In questo libro le voci di tutti i protagonisti di quella stagione e una imperdibile intervista a Vivienne Westwood.
Bruno Casini, protagonista della cultura underground fin dai Settanta, racconta in questo libro la storia della queer factory che per quattro anni, dal 1985. catalizzò la scena giovanile a Firenze e in Italia. Si chiamava ‘Che fine ha fatto Baby Jane?’- erano giovani, partecipavano a Pitti Trend e a molte altre manifestazioni in tutta Europa. Le loro collezioni erano esplosive: un mix di glamour, fantascienza e popular fashion. Editavano una fanzine – La voce del Boper – che era il trionfo del gossip più raffinato. Organizzavano party nei club, feste ‘apocalittiche’ ispirate alla moda londinese, al mitico Taboo – il club per eccellenza, a Soho – al grande Leight Bowery, l’artista australiano che dalla capitale britannica influenzò tutta l’avanguardia di quegli anni. Il libro raccoglie le voci di tutti i componenti della factory. E racconta di quel tempo in Italia, tra gay culture, trend generation, stilisti off, riviste, appuntamenti e concerti Lgbt. Una radiografia attenta e curiosa dl un’epoca, con riferimenti alle letture, alla musica, alle rassegne, al nomadismo notturno e ai viaggi che spalancarono per tutti nuovi e inattesi orizzonti. Il libro contiene anche un’intervista a Vivienne Westwood, realizzata in occasione di una delle sue numerose apparizioni di allora sulle passerelle fiorentine insieme a Dries Van Noten, John Galliano, Romeo Gigli, Scott Crolla (il celebre stilista che disegnava le camicie di David Bowie)…
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