Cosa hanno in comune Ernesto Buonaiuti, esponente di spicco del movimento modernista e dirigente della Lega internazionale per i diritti dell’uomo e Lena Lin Solaro, attrice e dirigente della Lega italiana naturista? E Carla Corso, presidente del Comitato per i diritti civili delle prostitute con Cesare Pogliano, presidente della sezione italiana di Amnesty International? Apparentemente niente, se non il fatto di condividere l’obiettivo di aver agito, ognuno con la propria sensibilità e passione, allo sviluppo dei diritti umani e civili in Italia. Per questo, sono stati controllati, vigilati, schedati insieme alle organizzazioni che hanno diretto. Una sorveglianza spesso discreta tesa a monitorare le attività con relazioni da inviare alla dirigenza del ministero dell’Interno e, in non rare occasioni, diretta a limitare la libertà di esercizio dei diritti costituzionali. Grazie ad un lungo lavoro di ricerca archivistica, Andrea Maori è riuscito a rintracciare rapporti di polizia che testimoniano una realtà molto viva nel nostro Paese, quella dei movimenti per i diritti umani e civili. Un capitolo è dedicato alla sorveglianza poliziesca del movimento lgbt italiano
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