… Dio vide quanto avevano fatto, ed ecco, era cosa molto buona…, prosegue il racconto, e mai disse che l’omosessualità è l’aberrante peccato che la chiesa stigmatizza, con le sue encicliche, omelie a anche con la sua psicoterapia da strapazzo, che cerca di curare i gay e le lesbiche senza alcun fondamento scientifico se non il pregiudizio e un’idea di società logora e necrotica. (dalla prefazione di Paola Guazzo)
… Come in un caledeoscopio saltellante un po’ Camargue e un po’ Pentateuco, sperimenta. Nutre. Assaggiando nuove ricette, il lettore partecipa alla normalità omosessuale per abbracciare le ragioni del dissent, che si oppone alla pretesa autoritaria in politica quanto nella società, ricca finalmente di poter esprimere le proprie sensibilità sessuali e il proprio amore, che in questo caso sì, diventa unico, ma non monade. (dalla postfazione di Emanuela Irace)
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