“…“Dieci anni fa quando abbiamo iniziato a lavorare alla prima versione di questo fantastico studio che smentiva clamorosamente un’uscita spericolata dell’allora senatore a vita Giulio Andreotti sugli omosessuali messi all’Inferno anche da Dante – afferma Priori – col professor Onorati avemmo modo di riflettere sulla dignità che in realtà, sia pure all’Inferno, Dante aveva dato ai sodomiti, come venivano chiamati allora i gay, citando tra tutti quella che il Sommo Poeta definì come cara immagine paterna, ovvero il suo maestro di morale, notoriamente omosessuale, Brunetto Latini”.
Secondo Priori Dante può essere considerato, anzi, un vero e proprio testimonial contro l’omofobia “perché con una prova del nove, come la chiama lui, il professor Onorati ci dimostra che alcuni omosessuali Dante li colloca anche fuori dall’inferno”. “Per queste ragioni, oltre al valore intrinseco e profondo dell’opera – conclude Priori – si vede prevalere l’aspetto rivoluzionario, libertario, moderno dell’Alighieri che con un ideale ponte lungo sette secoli o, per dirla meglio, davvero sub specie aeternitatis, ha offerto spunti notevolissimi anche per gli attivisti di tutti i tempi impegnati nella difesa dei diritti umani e civili”. (Il Secolo d’Italia)
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